venerdì, Aprile 19, 2024
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“Compagno Mitra”: denuncia di come in Italia feroci assassini diventano eroi politici

Riassumere in poche righe un saggio di tale importanza e spessore che descrive con dovizia di particolari fatti accaduti in un preciso periodo storico, individuandone i luoghi e denunciando con nomi e cognomi chi ha commesso migliaia di crimini feroci e inumani e chi, probabilmente consapevole, ne ha protetto e forse anche manipolato gli autori dei crimini ed i fatti, non è cosa facile.
E certamente sarebbe una ulteriore e controversa interpretazione di ciò che è avvenuto durante la guerra civile che ha diviso il nostro paese dalla fine del 1943 al 1945 e oltre e che ha profondamente diviso la Nazione Italiana continuando ad oggi a condizionarla.
“Compagno Mitra” è scritto da Gianfranco Stella, autorevole ed apprezzatissimo autore e saggista che stavolta ha voluto misurarsi come ricercatore di quella storia cruenta e dolorosa che per oltre 70 anni è stata volutamente occultata, manipolata e secretata dalla opinione dominante, affinché se ne perdesse la memoria storica.
L’appassionante saggio di Stella, è un’opera che riassume ciò che accadde realmente in quell’Italia del centronord, dopo lo sbarco degli angloamericani in Sicilia e la ignomignosa dichiarazione di resa a discrezione ed alle spalle dell’alleato tedesco che difendeva l’Italia in armi in quel fatidico 1943.
Ma è anche un testo che dimostra come le vicende politiche di oggi si possono direttamente collegare a quei fatti di
allora, che non solo non sono stati resi noti, ma che hanno diviso ulteriormente l’Italia in due.
Sembrerebbe infatti che anche a causa della manipolazione di questi fatti e del volontario occultamento di quelle vicende
nella storiografia ufficiale insegnata, o meglio non insegnata a scuola, si possa comprendere l’accentuata diversità di
cultura politica tra nord e sud d’Italia, e come non a caso al sud in pochissimi abbiano sentito parlare dei fatti descritti nel libro.
Si narra infatti di personaggi storici, che hanno ricevuto medaglie d’oro al valore militare o similari, titoli onorifici e quant’altro, mentre in realtà dovrebbero essere additati come criminali efferati e inumani da far comparire davanti a tribunali speciali per crimini contro l’umanità e di pulizia etnica.
Personaggi che invece sono stati prima favoriti e riabilitati, magari trovando delle “occupazioni” di riguardo, espatriati sotto copertura nei momenti critici e poi rientrati in Italia grazie a condoni, indulti, ed amnistie varie.
Pericolosi ladri, assassini, criminali incalliti, che hanno goduto di varie forme di immunità e protezione, come ampiamente descritto nel saggio.
Di sicuro la veridicità della documentazione in possesso dell’Autore, permette l’identificazione di chi volutamente o meno, ricoprendo cariche istituzionali Nazionali si è prestato a proteggere questi criminali.
Appaiono infatti assai significativi gli indulti e le amnistie volute da un Ministro degli Interni, che anzichè operare per il bene dell’Italia si limitava ad eseguire le direttive provenienti da  Mosca a tutela degli interessi sovietici.
Così come vari Presidenti della Repubblica Italiana, nel corso degli anni, hanno elargito Medaglie e cariche onorifiche a personaggi i cui crimini fanno inorridire, non senza aver prima promulgato indulti ed amnistie nei loro confronti.
Emblematica la foto di uno stimatissimo Presidente mentre visita uno dei presunti criminali colpito da un male incurabile.
Ci si chiede quale giustizia avranno, se mai ne avranno le decine di migliaia di vittime, e chi compenserà amarezza dei familiari superstiti, nel vedere i loro aguzzini e gli aguzzini dei propri cari, premiati e incensati dal sistema.
Può una ideologia, che magari vuol combattere un’altra ideologia, permettere tutto questo?
Ma è proprio per una ideologia criminale che è avvenuto tutto questo, pur tuttavia non concentrandosi su chi aveva una idea opposta, ma spaziando secondo interessi ben diversi e finalità molto meno elevate.
Massacri, stupri nei confronti non di militari e o politici avversi, ma di popolazione inerme, bambini, donne, anziani, crimini perpetrati con efferatezza inaudita, dopo torture inumane.
Come non evidenziare le gravissime responsabilità di una associazione tutt’oggi esistente e che per cercare di occultare e manipolare la storia, ha denunciato più volte l’Autore?
Denunce che hanno poi ampiamente dimostrato la veridicità degli avvenimenti descritti dall’autore anche in vari testi scritti in precedenza, poiché avendo subito ben 6 processi è sempre stato assolto.
Ma una forte responsabilità vi è pure da quella parte politica che avrebbe dovuto difendere la storia e che invece ha accettato il compromesso del silenzio.
Un saggio che andrebbe divulgato in tutte le scuole Italiane, affinché la storia non venga ulteriormente manipolata e distorta, come avvenuto fino ad oggi.
Chi pensa che questi fatti trovino riscontro solo nellle vicende del dopoguerra, si ricordino come le stesse cose accadono oggi, dove criminali solo perché legati a precise ideologie, vengono riabilitati graziati diventando poi opinionisti e congressisti.
Non possono essere più a lungo accettate lezioni di etica e democrazia da parte dei tanti opinionisti ex brigatisti che imperversano dalle colonne degli organi e dagli schermi televisivi, molti dei quali peraltro mai pentitisi dei crimini commessi.
Ettore Lembo
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