mercoledì, Aprile 24, 2024
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Il Registro della bigenitorialità è realtà anche ad Ascoli Piceno e a Grottammare

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Anche se i genitori sono separati o divorziati i figli hanno il diritto soggettivo di poter crescere con l’apporto educativo paritario di entrambi i genitori con la partecipazione attiva da parte di entrambi nel progetto educativo di crescita. Il Registro di bigenitorialità punta a creare un rapporto più equilibrato possibile, che in nessun modo risenta dell’evento della separazione.

Anche Ascoli Piceno e Grottammare, dopo San Benedetto del Tronto, si sono dotate del Registro della bigenitorialità. Nel caso del capoluogo la maggioranza dei consiglieri comunali presenti ha approvato la proposta del capogruppo di Fratelli d’Italia Marco Cardinelli  e dei  consiglieri comunali Daniela Massi e Francesca Pantaloni che, con l’appoggio del consigliere della Lega Domenico Stallone, hanno portato in Consiglio il registro della bigenitorialità. Per quanto riguarda Grottammare, nel corso dell’ultima seduta del Consiglio Comunale, la votazione è stata all’unanimità.

“Il registro – si legge in una nota dei consiglieri ascolani – consente ai genitori separati di poter accedere a tutte le informazioni e comunicazioni comunali riguardo i propri figli. Tali informazioni saranno così accessibili ad ambo i genitori nel rispetto delle limitazione ed allontanamento previsto da eventuali sentenze.Con l’istituzione di un registro comunale sulla bigenitorialità si intende dare applicazione ai principi contenuti nella normativa internazionale e nazionale, mettendo al centro i figli della storia familiare, nonostante nella stessa siano intervenute distanze e conflittualità insanabili”.

Soddisfazione anche a Grottammare dove si fa notare che in questo modo il comune garantirà pari livello di comunicazione a tutti e due i genitori di un minore, a prescindere dal rapporto di coppia, affinché possano svolgere entrambi la responsabilità genitoriale. In questo modo, viene assicurato il diritto soggettivo del bambino di avere un rapporto equilibrato e continuativo con entrambi.

Il Registro  permette una maggiore tutela dei figli, garantendo la presenza del padre e della madre, quali figure centrali nel loro percorso di vita, educativo, affettivo e psicologico. Il Registro è stato già approvato da diversi comuni a geometria politica variabile come Milano, Verona, Bologna, Siracusa, Parma e Savona.

Grande importanza ha avuto nel raggiungimento di questo fondamentale obiettivo l’apporto della associazione ADIANTUM (associazione di aderenti nazionali per la tutela dei minori) che, per quanto riguarda nello specifico il caso ascolano, è stata appoggiata dall’associazione Separazione Papà Ascoli Piceno. L’associazione ha fatto sentire la propria voce in ambito nazionale e locale chiedendo l’istituzione del registro. Lo scopo è stato sempre e innanzitutto la salvaguardia e la tutela dei minori che si trovano a vivere, loro malgrado, situazioni complesse con i propri genitori per via della separazione.

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