martedì, Maggio 14, 2024
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Chiarimenti del rettore sui rapporti con il Cus Teramo

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Teramo ‒ In riferimento agli articoli di stampa sulle carenze di gestione del Cus Teramo ‒ il Centro universitario sportivo ‒ e su un probabile suo commissariamento, il rettore Dino Mastrocola dichiara:

«Se ci sarà un commissariamento del Cus, ben venga e lo auspichiamo al fine di poter assicurare ai nostri studenti una regolare attività sportiva.

Infatti il Cus, rispetto all’Università, è un ente terzo diretta emanazione del Cusi – il Centro Universitario Sportivo Italiano – al quale abbiamo reiteratamente sollecitato un intervento per garantire il normale svolgimento delle attività sportive per il corrente anno accademico 2018/2019. Le università, chiarisco, devono necessariamente rivolgersi ai Cus per tutto quello che riguarda le attività sportive universitarie sul piano nazionale e internazionale.

Il ruolo dell’università ai sensi della normativa è esclusivamente quello di approvare e finanziare il programma delle attività da svolgere e il piano finanziario, proposte entrambe dal Cus. Cosa accaduta fino allo scorso anno e voglio ricordare l’eccellente risultato di partecipazione studentesca alle tante iniziative: il Campionato Open Misto di Pallavolo, la realtà del calcio a 5 femminile e, soprattutto, il primo torneo Futsal Cup di calcio a 5 che comprende il torneo interfacoltà, il torneo di Medicina Veterinaria, il torneo umanistico, il torneo di calcio a 5 femminile, con la partecipazione complessiva di oltre 230 studenti.

I problemi sono sorti lo scorso luglio quando, per motivi a noi ignoti, i rapporti con il Cus Teramo si sono interrotti, per problemi interni all’Associazione sportiva. Ed è per questo che, lo ripeto, ci siamo rivolti con insistenza al Cusi nazionale affinché sanasse la vicenda.

Per concludere vorrei però aggiungere che all’interno dell’Ateneo è istituito il Comitato per lo sport universitario che gestisce i rapporti con il Cus, composto anche, per due componenti su sei, da rappresentanti nominati dal Consiglio degli studenti. Mi dispiace, quindi, che il gruppo studentesco “Universitari in movimento” non fosse a conoscenza dei fatti. Ma sarà mia premura incontrare personalmente i rappresentanti di questo gruppo».

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