martedì, Maggio 14, 2024
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Delitto di Gorlago, Chiara Alessandri rimane in carcere: “Potrebbe uccidere ancora”

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GORLAGO – Rimane in carcere Chiara Alessandri, 44 anni, dopo il pronunciamento del Tribunale del Riesame di Brescia, che un paio di settimane fa ha detto no in relazione al ricorso contro la custodia cautelare in carcere per la donna, finita dietro le sbarre per aver ucciso la moglie del suo ex amante, Stefania Crotti, 42 anni. L’autrice dell’efferato delitto, secondo il giudice, potrebbe infatti uccidere ancora. La Alessandri, accusata di omicidio e di distruzione di cadavere, secondo gli inquirenti, avrebbe prima ucciso e poi dato fuoco al corpo della rivale in amore. Questi i fatti.

Uscita dal lavoro, Stefania Crotti trova ad attenderla un uomo che non conosce. Una rosa, un biglietto con su scritto “ti amo”, che le fa pensare ad una sorpresa organizzata dal marito. Così si lascia bendare, non immaginando ciò che l’attende. E sale in auto. L’uomo, complice inconsapevole dell’assassina, una sua vecchia conoscenza, la porta da lei convinto di accompagnarla ad una festa. La lascia ancora viva e se ne va. Nel garage la donna sarebbe stata uccisa a martellate. Il suo corpo sarebbe poi stato caricato in auto e bruciato nelle campagne site in prossimità di Erbusco. Il marito, non vedendo rientrare la moglie a casa, sporge denuncia.

Chiara Alessandri aveva avuto una breve relazione con il marito di Stefania Crotti in un momento delicato per il loro matrimonio e, questa la pista seguita dagli inquirenti, non si sarebbe rassegnata alla fine della storia. Poi lui si era riavvicinato alla famiglia, dopo una breve frequentazione, e con lei aveva chiuso i ponti. La donna ha confessato di aver compiuto  l’omicidio, ma non di aver dato fuoco al cadavere. Secondo il legale della difesa la sua assistita non avrebbe premeditato nulla, ma avrebbe inteso avere solo un chiarimento. Il difensore della donna ha spiegato che l’incontro tra le due “c’è stato” ma che lei “non aveva alcuna intenzione di uccidere”.

Chiara Alessandri ha confessato di aver compiuto  l’omicidio, ma non di aver dato fuoco al cadavere. Avrebbe ammesso solo di aver ha portato Stefania Crotti in Franciacorta, credendola morta. Gli investigatori non le credono: il gps dell’assicurazione, montato sulla Mercedes Classe B di Alessandri, avrebbe indicato che l’auto si è mossa per rientrare a Gorlago pochi secondi dopo rispetto all’orario in cui l’orologio della vittima si è fermato, perché messo fuori uso dalle fiamme. Non può essere stata che lei, dunque, ad appiccare il fuoco.

Questo il messaggio vocale inviato in un secondo momento dall’assassina al suo inconsapevole complice: “Grazie ancora dell’aiuto per la festa. È andato tutto bene”. L’autopsia, eseguita sul cadavere di Stefania Crotti, avrebbe rivelato, tra l’altro, novità agghiaccianti: forse la donna era ancora viva quando il suo corpo è stato dato alle fiamme. La vittima, di Gorlago come la sua carnefice – i figli frequentavano la stessa scuola – lascia una bambina di 7 anni. Stefania Crotti era stata vista l’ultima volta nel pomeriggio di giovedì, alle 15.30, all’uscita dal lavoro. Poi la scomparsa. L’auto era rimasta parcheggiata all’esterno dell’azienda.

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