lunedì, Novembre 4, 2024
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Governo gialloverde, finale col botto: via alle consultazioni

Il governo gialloverde è finito. Giuseppe Conte ha rimesso il mandato nelle mani del Presidente della Repubblica. Il suo discorso è una vera e propria invettiva contro il ministro dell’Interno Matteo Salvini: “Responsabile, opportunista, senza coraggio”. Salvini replica dai banchi della Lega. Bagarre in aula. Situazioni al limite dell’imbarazzante. Nel corso dell’intervento di Salvini Di Maio sorride quasi divertito, Conte invece non sorride. Poco prima aveva detto: “Amici della Lega, per giustificare la richiesta di tornare alle urne elettorali, avete portato avanti l’immagine di un governo dei no, macchiando 14 mesi di operosità di questo governo. In questo modo avete offeso non solo il mio impegno personale, ma anche il lavoro dei vostri ministri e sottosegretari”. Salvini tenta nel tardo pomeriggio di ritirare la mozione di sfiducia. Il vicepremier leghista ribadisce la “via maestra” del voto, ma è disposto ad arrivare insieme all’alleato 5S fino al taglio dei parlamentari e alla finanziaria. Ma dai banchi M5s arriva un no: “Troppo tardi”. Conte nella replica: “La crisi ha la firma di Salvini, se non ha il coraggio politico, me lo assumo io”. Il presidente Mattarella ha avviato le consultazioni a partire dalle 16. Il finale sembra già scritto.

“Oggi al Senato – scriveva ieri sera Matteo Salvini du Facebook – dal presidente del consiglio ho ascoltato non idee, solo insulti. È evidente che ci fosse da settimane, se non da mesi, un tentativo di inciucio tra 5 Stelle e PD, e la Lega ha avuto la forza, la dignità e il coraggio per smascherarlo in parlamento e spiegarlo chiaramente agli italiani. Ora capisco i tanti no di questi mesi. Ma dalle elezioni non si può scappare a vita”.

“La Lega  – sottolinea invece Luigi Di Maio – ci ha accusato per giorni di essere il partito del “no”, quando invece il MoVimento 5 Stelle era la prima forza politica a dire “Sì” ogni volta che c’era da fare l’interesse dei cittadini! Al contrario, è la Lega a essere diventata il partito del “boh”, perché dopo 12 giorni non si sono ancora degnati di spiegare agli italiani le vere ragioni di questo colossale tradimento”.

“Tutto quello che Conte ha detto  – commenta il segretario PD Nicola Zingaretti – questo pomeriggio su Salvini non può che essere condiviso. Ma attenzione anche ai rischi di autoassoluzione.  In questi 14 mesi, Conte è stato il Presidente del Consiglio, anche del Ministro Salvini, e se tante cose denunciate sono vere perché ha atteso la sfiducia per denunciarle?  All’elenco delle cose fatte non può non seguire l’elenco dei disastri prodotti in economia, sul lavoro, sulla crescita, sullo sviluppo. Questo è il vero motivo del pantano nel quale l’Italia è finita. Per questo qualsiasi nuova fase politica non può non partire dal riconoscimento di questi limiti strutturali di quanto avvenuto in questi mesi”.

“Giuseppe Conte – chiosa Matteo Renzi –  si dimette. Il suo governo ha fallito ma il presidente del consiglio lascia con stile”.

Un duro attacco al M5S arriva da Giorgia Meloni: “Anno 1997: il Governo italiano stila la convenzione per la concessione delle Autostrade ai privati, inserendo clausole e penali che vanno contro l’interesse della Nazione. A Palazzo Chigi c’era un tal Romano Prodi, padre “nobile” del PD.
Anno 1999: la società Schemaventotto S.p.a. facente capo alla famiglia Benetton acquista il pacchetto di controllo della ex società pubblica Autostrade. A Palazzo Chigi siedeva un tal Massimo D’Alema, fondatore del PD.
Anno 2007: il Governo italiano proroga la concessione ad Autostrade per 30 anni, fino al 2038. A Palazzo Chigi troviamo ancora una volta Romano Prodi.
Anno 2017: il Governo italiano allunga ancora di più la concessione di un bene pubblico che regala dividendi milionari alla società della famiglia Benetton, dal 2038 si arriva fino al 2042. Indovinate chi era il Premier? Ovviamente un esponente del PD, Matteo Renzi con Graziano Delrio al ministero delle infrastrutture.
Anno 2019: il Mo’ Vi Mento 5 Stelle dichiara che vuol togliere la concessione ai Benetton mentre prova a fare un Governo col… PD!
I Benetton continuano a dormire tranquilli, i loro dividendi sono in cassaforte. Ma quanto sono ridicoli?”

L.M.

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