venerdì, Giugno 7, 2024
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Israele attacca le posizioni di Hamas sulla striscia di Gaza

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Le forze israeliane hanno colpito quelli che hanno definito “obiettivi terroristici di Hamas” attraverso la Striscia di Gaza, dopo il precedente attacco missilistico che ha distrutto una casa e ferito sette persone in un quartiere a nord di Tel Aviv. 

Gli obiettivi dei raid israeliani su Gaza includevano l’ufficio del leader di Hamas Ismail Haniyeh e un edificio di cinque piani, che si diceva fosse un ufficio di sicurezza interno.

I militanti di Gaza hanno quindi lanciato almeno 10 missili verso la città meridionale di Sderot, ma nessuna vittima israeliana è stata segnalata in seguito all’attacco.

Alle 22 di lunedì, Hamas ha annunciato che un cessate il fuoco era stato negoziato da mediatori egiziani. Ma poco dopo, a Gaza si è potuto sentire un nuovo lancio di razzi, che ha attivato le sirene antiaeree nel sud di Israele . La leadership di Hamas si è nascosta dopo il primo attacco missilistico, anticipando la risposta israeliana. Il ministero della salute di Gaza ha dichiarato che cinque persone sono state ferite dai raid aerei.

Gli scontri sono scoppiati mentre il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, si trovava a Washington per incontrare Donald Trump, che ha definito l’attacco missilistico di Hamas come “orribile” e ha aggiunto: “Gli Stati Uniti riconoscono il diritto assoluto di Israele di difendersi”.

L’attacco missilistico di lunedì ha distrutto la casa di una famiglia britannico-israeliana e arriva durante un periodo di accresciute tensioni in Israele e nei territori palestinesi. 

Un portavoce militare israeliano ha spiegato che il razzo di lunedì ha avuto una gittata di 75 miglia: uno degli attacchi a maggiore distanza mai compiuti dai militanti a Gaza.

“Ho un messaggio semplice per i nemici di Israele”, ha detto Netanyahu. “Faremo tutto il necessario per difendere il nostro popolo e difendere il nostro stato”.

La visita del Primo Ministro a Washington è stata vista come un tentativo di mettere in evidenza il suo rapporto stretto e fruttuoso con Trump prima delle elezioni. Lunedì Trump ha firmato un decreto che riconosce formalmente la sovranità di Israele sulle alture del Golan, altopiano preso alla Siria nel 1967.

Il ministero degli esteri siriano ha definito l’ordinanza americana una “palese aggressione” sulla propria sovranità e integrità territoriale. Il ministero ha detto che la mossa degli Stati Uniti rappresenta “la piu’ grande espressione del disprezzo per la legittimità internazionale”.

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