Sussurri & Grida: il baciamano negato e l’intervista perduta
di Maurizio Verdenelli

Tuttavia Francesco non ha tagliato corto con il bambino maceratese che, disperato, perche’ inconsapevolmente il pontefice l’aveva ignorato nella folla dei malati in basilica (600 con gli accompagnatori) aveva richiamato con un pianto il successore di Pietro sui propri passi. E non ha tagliato l’elenco delle autorita’, allungatosi a dismisura rispetto al protocollo iniziale. Autorita’ che, forse pensando a 162 anni, all’ultima messa in Santa Casa – officiata e giocata in casa con il papa re, il senigalliese Mastai Ferretti, Pio IX – si sono gettate in ginocchioni per baciare l’anello di Francesco che rapidissimo tirava indietro ogni volta la mano. Perplessita’ anche in piazza della Madonna dove 8.000 pellegrini hanno assistito alla diretta sul maxischermo. A fugare ogni nube interpretativa, alla fine ci ha pensato lo speaker: “Il Pontefice vuole un abbraccio” ….non il baciamano. I tempi del papa re finalmente sono tramontati anche nelle Marche in quella splendida mattina, sole estivo! del 25 marzo 2019 Anno Domini!”
A Teramo e’ morto un grande magistrato, il dottor Alessandro Iacoboni, presidente del tribunale dopo esserlo stato a Macerata. Era aquilano d’origine, amava non a caso il rugby, ma si sentiva romano prima di amare Camerino dove era giunto nel 1982 a 26 anni appena compiuti. Come giudice istruttore fu protagonista della prima rogatoria internazionale: a Londra dove si reco’ per indagare sul giallo dell’ex baronessa De Rothschild scomparsa con l’ex governante Gabriella Guerin sui Sibillini nel novembre ’80. Il dottor Iacoboni ha poi indagato e giudicato in riferimento ad altri casi clamorosi nel Maceratese e nelle Marche: le armi di Fiungo, sito Gladio, il rogo dell’ hotel Tourist, la strage di Portaiano, la strage di Sambucheto tra gli altri. Garantista sempre, le sue sentenze erano un modello di Giustizia Giusta. Praticamente non riformabili in appello. E’ morto troppo presto, ad appena 63 anni. Manchera’ molto soprattutto all’Italia di questi anni.
A chi scrive, conosciuto sin dai tempi della vicenda De Rothschild, aveva promesso un’intervista a compendio dei suoi anni maceratesi, prima della partenza per Teramo. Ma poi il terremoto che a Camerino non aveva risparmiato neppure l’ appartamento del presidente del tribunale di Macerata (‘sfollato’ a Civitanova Marche) e probabilmente altre considerazioni, avevano cancellato in Lui quell’impegno. Ed oggi mi duole ancora di piu’ la perdita di una simile testimonianza che copriva dagli anni ’80 fino al 5 aprile 2017 (il trasferimento in Abruzzo), decenni che hanno sconvolto queste terre gia’… timorate di Dio.
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