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Termalismo, Paolucci: “Regione assente e silente”, presentata interpellanza

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Il Capogruppo PD Silvio Paolucci ha presentato una specifica Interpellanza consiliare in merito alla sottoscrizione del contratto, all’erogazione delle prestazioni di riabilitazione e utilizzo delle risorse stanziate nel 2018 sulla L.R. 15/2002 per le Terme di Caramanico.

Pescara. “Prendo atto delle risposte degli Assessori Verì e Campitelli in merito alla mia interpellanza sulla vertenza della Società Terme di Caramanico, ma non posso assolutamente ritenermi soddisfatto”. Ad affermarlo è il Vicepresidente del Consiglio Regionale Domenico Pettinari a margine della seduta del Consiglio che si è tenuto martedì scorso a L’Aquila. Dimentica, però, di dire come recentemente sia stato a Caramanico Terme a sostenere il centro-destra nella recente campagna elettorale insieme agli Assessori Regionali Fioretti, Febbo, Verì e Campitelli, al Presidente del Consiglio Sospiri, al Consigliere Regionale Testa. Il Consigliere Pettinari “di lotta e di governo” dice di non capire quale sia il progetto che la Giunta di centro destra ha intenzione di portare avanti per trovare una soluzione della vertenza termalismo e della situazione insostenibile Terme di Caramanico. Semplicemente non può, poiché non c’è alcuna proposta da parte dei suoi amici di governo.

«I 192 dipendenti direttamente impiegati e relative famiglie, tutti i lavoratori dell’indotto e i tanti operatori turistici e commerciali operanti e attivi sull’intero comprensorio stanno vivendo una situazione di incertezza ormai difficilmente sostenibile. Se a ciò si aggiungono le centinaia di disdette di prenotazioni giunte a causa dell’impossibilità ad usufruire dei servizi termali da parte dell’utenza turistica, è evidente che il danno al comparto socio-economico del comprensorio sta subendo un danno che può rivelarsi letale», dichiara il Capogruppo Regionale PD Silvio Paolucci.

«Dopo l’immane lavoro svolto negli ultimi anni – continua Paolucci -, noi la soluzione l’abbiamo proposta in Regione già da tempo ed ora, dopo quattro mesi di governo del centro-destra, l’abbiamo sollecitata con una specifica Interpellanza consiliare con la quale si torna a chiedere: 1. l’applicazione del documento tecnico ASR “Qualificazione sanitaria nel settore termale – Modello assistenziale. Linee di indirizzo” che contempla la possibilità per le Terme di Caramanico di erogare prestazioni riabilitative; 2. l’attivazione delle procedure per l’impiego dei 900mila Euro stanziati dalla Legge di Stabilità Regionale 2019 per il rifinanziamento della l.r. 15/2002, confermando gli obiettivi ed espressamente orientando il dispositivo alla risoluzione della crisi delle terme di Caramanico».

«Basta solo che la Regione si assuma le proprie responsabilità – conclude il Capogruppo PD -. Nel corso della scorsa X legislatura è stato fatto il 90% del percorso, dalla riunificazione delle concessioni termali all’accreditamento istituzionale delle strutture, dallo stanziamento di 1,6 milioni di euro per le piscine termali al rifinanziamento dopo anni di attesa – della legge sul termalismo con 900mila euro; risultati sempre promessi e mai verificatisi dal dopoguerra ad oggi. Mentre la nuova Regione quel 10% poteva e doveva già farlo dal febbraio scorso, scongiurando l’inoperatività della stagione ormai già compromessa. Lo facciano ora, come hanno promesso di fare in campagna elettorale. Abbandonino definitivamente i proclami; ora è il tempo dei fatti».

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