venerdì, Marzo 29, 2024
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Dispute transfrontaliere in materia di responsabilità genitoriale: l’Ue adotta norme più efficaci

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L’UE agevola e velocizza le decisioni di applicazione transfrontaliera in materia di divorzio, separazione personale e annullamento del matrimonio, oltre che di responsabilità genitoriale e sottrazione internazionale di minori.

Il Consiglio ha adottato la scorsa settimana la revisione del cosiddetto regolamento Bruxelles II bis che stabilisce norme sulla competenza, il riconoscimento e l’esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale e in materia di responsabilità genitoriale, nonché sulla sottrazione di minori all’interno dell’UE.

Uno degli obiettivi principali della revisione è migliorare le norme giuridiche in vigore che proteggono i minori in caso di dispute transfrontaliere in materia di responsabilità genitoriale, ad esempio quelle connesse all’affidamento, al diritto di visita e alla sottrazione di minori.

Ana Birchall, vice prima ministra ad interim e ministra della giustizia della Romania, ha affermato: “L’interesse superiore dei nostri figli e il loro benessere devono venire prima di tutto. Le nuove norme concordate oggi garantiranno di risolvere in modo più rapido ed efficiente i casi di sottrazione internazionale di minori e altre questioni transfrontaliere in materia di responsabilità genitoriale e di dare velocemente esecuzione alle decisioni. Il fattore tempo è fondamentale e non è accettabile scombussolare indebitamente la vita dei minori per problemi di cooperazione giudiziaria transfrontaliera.”

Le nuove norme modificano vari aspetti del regolamento Bruxelles II bis in vigore e prevedono in particolare:

  • norme più chiare riguardo all’opportunità che il minore esprima la propria opinione con l’introduzione dell’obbligo di dare a quest’ultimo un’opportunità effettiva e concreta di esprimersi al riguardo
  • l’abolizione completa dell’exequatur per tutte le decisioni in materia di responsabilità genitoriale. Ciò consentirà ai cittadini di risparmiare tempo e denaro qualora una decisione debba circolare da uno Stato membro all’altro. L’abolizione dell’exequatur è accompagnata da un certo numero di garanzie procedurali
  • norme rafforzate e più chiare sui casi di sottrazione di minori all’interno dell’UE con l’introduzione, ad esempio, di termini precisi per garantire che tali casi siano trattati quanto più rapidamente possibile
  • norme più chiare sulla circolazione di atti pubblici e accordi extragiudiziali. Il testo prevede che sia autorizzata la circolazione di accordi in materia di divorzio, separazione personale e questioni relative alla responsabilità genitoriale se accompagnati dal relativo certificato
  • disposizioni più chiare sul collocamento del minore in un altro Stato membro, inclusa la necessità di ottenere il consenso preventivo per tutti i collocamenti, eccetto nel caso in cui il minore sia collocato presso un genitore
  • l’armonizzazione di talune norme per il procedimento di esecuzione. Sebbene il procedimento di esecuzione sia disciplinato dalla normativa dello Stato membro di esecuzione, il regolamento include alcuni motivi armonizzati per sospendere o rifiutare l’esecuzione, dando così una maggiore certezza del diritto a genitori e minori

Contesto

La proposta, che è stata presentata dalla Commissione il 30 giugno 2016, è soggetta alla procedura legislativa speciale che richiede l’unanimità in sede di Consiglio, previa consultazione del Parlamento europeo. Tutti gli Stati membri, a eccezione della Danimarca, partecipano all’adozione e all’applicazione di questa legislazione.

Il parere del Parlamento in merito alla proposta della Commissione è stato formulato il 18 gennaio 2018. Il Parlamento è poi stato nuovamente consultato e ha formulato un secondo parere sul testo dell’orientamento generale del Consiglio il 14 marzo 2019.

Prossime fasi

Le nuove norme si applicheranno tre anni dopo la pubblicazione del regolamento nella Gazzetta ufficiale.