Il film d’autore stasera in TV: “SCHEGGE DI PAURA” sabato 14 settembre 2019 alle 21:25 su NOVE
Schegge di paura (Primal Fear) è un film thriller del 1996, diretto da Gregory Hoblit e tra gli altri interpretato da Richard Gere, Laura Linney ed Edward Norton. La sceneggiatura stesa per il film è liberamente basata sul romanzo giallo di William Diehl Primal Fear.
L’eccelsa recitazione di Edward Norton in questo film gli valse la candidatura ai Premi Oscar 1997 come miglior attore non protagonista, poi andato a Cuba Gooding Jr. per la sua recitazione in Jerry Maguire. Nonostante ciò, Norton si aggiudicò un Golden Globe nella stessa categoria nel 1997.
«Sooner or later a man who wears two faces forgets which one is real.» | (IT)«Presto o tardi un uomo che indossa due facce dimentica qual è quella vera.» |
(Tagline principale del film.) |
Il brillante avvocato penalista Martin Vail decide di difendere il diciannovenne chierichetto balbuziente Aaron Stampler, sul quale pende la tremenda accusa di avere ucciso con settantotto coltellate l’arcivescovo di Chicago Richard Rushman.
Martin è l’unica persona a credere nell’innocenza del ragazzo, nonostante nella scena del crimine ogni prova raccolta mostri Aaron come unico indiziato e partecipe al delitto. Aaron soffre di brevi perdite di memoria dall’età di dodici anni e quindi non riesce a fornire al suo avvocato un riepilogo dell’accaduto, ma racconta solo di aver visto una “terza persona” prima dell’omicidio.
Comincia il processo più atteso del momento e l’accusa di Aaron è capitanata da uno stretto amico dell’arcivescovo Rushman, il procuratore distrettuale John Shaughnessy; il pubblico ministero affidato al caso è una vecchia fiamma di Martin, Janet Venable.
Durante il corso delle indagini emergono nuove sconcertanti prove che possono fornire il movente dell’omicidio: l’arcivescovo Rushman costringeva infatti Aaron a copulare con la sua ragazza, Linda Forbes, in compagnia di Alex, un loro amico.
Durante un secondo interrogatorio, Aaron confessa che Rushman li obbligava a fare sesso con la scusa che ciò avrebbe purgato le loro anime. Se loro si rifiutavano, l’arcivescovo minacciava di mandarli a chiedere l’elemosina per strada.
Martin sottopone Aaron ad alcune sedute di analisi psichiatrica sotto la direzione della dottoressa Molly Arrington e dalle sedute si scopre che il ragazzo soffre di disfunzione di personalità multipla e che durante i momenti di amnesia si svela una identità aggressiva che si fa chiamare Roy.
La dottoressa interroga il ragazzo durante uno dei momenti di vuoto e qui salta fuori la confessione dell’omicidio. Il movente sta nel fatto che la doppia personalità di Aaron non sopportava le “porcate” ordinate dall’arcivescovo.
Arriva il giorno del processo decisivo. Martin cerca di salvare Aaron dalla pena capitale mostrando al giudice gli appunti delle registrazioni delle sedute e invocando quindi l’infermità mentale.
Aaron, sommerso di domande dalla pubblica accusa, svela la sua doppia personalità prendendo per il collo il pubblico ministero Janet. La giuria, esterrefatta dall’accaduto, concede a Martin un patteggiamento a patto che Aaron venga rinchiuso per il lasso di tempo pari ad un mese in un ospedale psichiatrico.
Alla fine, durante un colloquio con Martin avvenuto nella cella dov’é carcerato, Aaron tradisce la sua copertura e viene smascherato: si scopre infatti che allo scopo di ottenere l’infermità mentale e quindi evitare il processo a suo carico, il ragazzo ha inventato e sfruttato la personalità del ragazzo balbuziente ed impacciato per nascondere la sua “vera natura”, rappresentata da Roy; dopodiché Martin, sconsolato e afflitto, si allontana dal Tribunale.
Regia di Gregory Hoblit
Con Richard Gere, Edward Norton e Laura Linney
Fonte: WIKIPEDIA