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Una preghiera per Vanni

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di Anna Maria Cecchini

Recanati si è inginocchiata ieri alla notizia della dipartita del Conte Vanni Leopardi, erede e custode del patrimonio storico e culturale della famiglia, da quando, dopo la tragica morte di sua moglie, in un incidente aereo, per desiderio di sua madre, la Contessa Anna, aveva intrapreso con amore e dedizione assoluta tale compito, aiutato negli ultimi anni da sua figlia Olimpia.

Lo ricordiamo tutti all’inaugurazione dell’orto de “L’Infinito”, lo scorso 26 settembre, in compagnia del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Aveva 77 anni ed era malato da qualche tempo. Gli amici lo ricordano come un uomo colto, un vero nobile dai modi affabili e cortesi, lui che laureato in Scienze Politiche, scelse di dedicarsi alla Natura, all’agricoltura per pura passione, ricercando la felicità come il suo illustre avo Giacomo e istituendo a tal fine un’Accademia, intuendo l’importanza di un progresso che non alieni l’uomo ma che sia rispettoso dei cicli naturali, vitali, promuovendo una sinergia tra la produttività, la modernità e la bellezza di un territorio. Nel ricordo dell’ex sindaco Francesco Fiordomo, oggi assessore, il guizzo intelligente di Vanni allorchè durante un loro viaggio a Mosca, insieme al vice Presidente della Regione Paolo Petrini, a Raimondo Orsetti e al regista Mario Martone, lanciò l’idea del film “Il giovane favoloso”.

Parole piene di commozione per la perdita di un caro amico, quelle dell’Ambasciatore Giuseppe Balboni Acqua, presidente Comitato nazionale per celebrazioni del bicentenario de “L’Infinito” che ricorda la grande perizia e sollecitudine con le quali seguiva i lavori alla sua dimora in prossimità della visita del nostro Presidente, a cui si uniscono quelle di Fabio Corvatta, presidente del Centro nazionale studi leopardiani che con rammarico insieme al sindaco di Recanati, Antonio Bravi, lamentano la perdita umana inestimabile, un ambasciatore in Italia e nel mondo dell’opera omnia leopardiana, missione sempre svolta con attenzione, amore e cura per la memoria dell’avo a cui noi tutti come compatrioti, abbiamo un debito di riconoscenza imperituro.

L’ultimo saluto al Conte Vanni, mercoledì 6 novembre alle 16:00 nella Chiesa di Santa Maria di Montemorello nella piazza Sabato del Villaggio, ove si stringeranno in un abbraccio alla figlia Olimpia, ai suoi tre nipoti e al fratello Mimmo, i concittadini e noi tutti. In segno di lutto e cordoglio, chiusura dei musei civici di Villa Colloredo Mels, della Torre del Borgo, del Museo Beniamino Gigli e sospensione dell’ attività dell’ufficio Iat Tipico.tips.

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