mercoledì, Aprile 24, 2024
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Zingaretti sfida Renzi: “Si scava la fossa chi rosica per portare via i voti al PD”

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Servizio di Anna Maria Cecchini

BOLOGNA – Si è conclusa ieri l’Assemblea di Rifondazione del PD, una 3 giorni accorata che ha dato vita al Nuovo Statuto del Partito, post era rottamazione, scardinando l’automatismo consueto del segretario-candidato premier, approvato da 566 voti favorevoli e 6 astenuti. Nel mondo politico la virata a sinistra del segretario PD Zingaretti, con la sua affermazione di battersi con rinnovato vigore e interesse, per lo Ius Soli e lo Ius Culturae, forte degli ultimi risultati elettorali, che consegnano il primo posto al PDI, nell’ambito della coalizione al Governo, desiderando anche uscire dall’ombra Di Maio, ha dettato risposte di vario tipo tra l’ironico, il sarcastico, il melodrammatico e il dubbioso, dentro casa e fuori.

Zingaretti in un post su FB fa sapere che come primo partito della coalizione, lancerà una nuova agenda di Governo che rispetti gli accordi del programma del suo partito, vicino ai bisogni delle persone. Non solo rilancia l’antico e pruriginoso leit motive dello Ius Soli e Ius Culturae ma si impegna per una futura equa distribuzione del carico fiscale e una legge salariale che assicuri la parità di retribuzione tra uomini e donne. In casa 5 stelle, Di Maio non tarda a manifestare il suo dissenso, ricordando come oggi l’Italia sia genoflessa dalle condizioni climatiche avverse e dall’incertezza drammatica della situazione economica con 11 mila operai a Taranto dal futuro incerto, laddove Ilva e Whirlpool minacciano di aprire una crisi industriale ed economica senza precedenti per il nostro Paese. Sbottano dal PDI che se Di Maio inizia a fare come Salvini non si va lontano, in un botta e risposta a volte anche colorito, con Salvini ad esempio che sornione commenta che persino il redivivo Di Maio, liquida la Zingarata di tirare in ballo lo Ius Soli con un “ affaunbagno”, invito rivolto all’alleato.

La Meloni, leader di Fratelli d’Italia, tuona che farà barricate in Parlamento per fermare questa folle proposta anti-italiana, continuerà a raccogliere le firme per scongiurare la cittadinanza automatica agli immigrati. Zingaretti ha finalmente buttato giù la maschera, la sinistra sentenzia la Meloni, ha da sempre ingannato gli italiani parlando di Ius Culturae, si è fatta scudo con i bambini ma in verità ha sempre desiderato una cosa sola: dare la cittadinanza automatica. Il panorama è incandescente e all’interno del PDI c’è chi ammonisce Zingaretti di non spostarsi troppo a sinistra per non rinunciare ad una vocazione maggioritaria e perdere i consensi. Le elezioni sono vicine.

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