domenica, Maggio 19, 2024
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Federica Paccaferri dopo l’incidente: “Sono stata miracolata, grazie a mio padre e a Pamela Mastropietro”

federica paccaferri

“Amici e parenti mi hanno detto: “Sei stata miracolata”. Con queste parole l’interprete maceratese Federica Paccaferri racconta la drammatica esperienza vissutail 10 febbraio scorso.

Erano circa le 19.25, quando all’improvviso un tir si è scontrato con il veicolo con a bordo l’interprete sulla Superstrada in direzione Tolentino.

“Inizialmente si pensava ad un furgone – dichiara la Paccaferri-, ma in realtà la mia vettura è stata tamponata da un tir. Purtroppo, quel giorno, la mia auto, che oggi è distrutta, aveva avuto alcuni problemi, così ho deciso di recarmi in concessionaria per farla visionare dal meccanico.

Ho imboccato la superstrada in direzione Tolentino e all’improvviso la mia automobile si è fermata sulla corsia di destra. Subito ho avvertito i soccorsi e la mia famiglia, ma, dopo circa un quarto d’ora, un tir ha violentemente impattato contro la mia vettura.

A causa del forte impatto, ho perso i sensi e quando mi sono risvegliata ero al Pronto Soccorso di Macerata. I medici mi hanno seguito con cura e dedizione. Oltre ai 25 punti di sutura in testa, che ho rimosso lunedì pomeriggio, mi hanno fatto la TAC e varie radiografie che hanno evidenziato alcune microfratture sulle vertebre cervicali e lombari.
Sono stata ricoverata in medicina d’urgenza per 5 giorni. Ora sono a casa e indosso un busto per non essere sempre allettata. Grazie al sostegno di amici e parenti mi sto riprendendo. Quando ha saputo dell’incidente,
sono stata contattata per sapere delle mie condizioni di salute anche da Alessandra Verni, la mamma di Pamela Mastropietro. È stata veramente molto carina”.

Federica Paccaferri, nota in città in ordine della sua carriera, ha dimostrato la propria grande professionalità durante il processo a carico di Innocent Oseghale, il nigeriano al momento unico presunto autore dell’efferato delitto della diciottenne romana Pamela Mastropietro, condannato all’ergastolo il 29 maggio 2019.

Un compito arduo, soprattutto sul piano emotivo, che l’interprete Paccaferri ha portato avanti con la  traduzione delle motivazioni della sentenza.
Infatti è riuscita ad esplicitare in lingua italiana, in meno di un mese, le 55 pagine che il 17 novembre dello scorso anno sono state rese pubbliche dal Tribunale di Macerata.

Sempre Federica Paccaferri, nel corso di una udienza, ha donato alla mamma di Pamela un rosario di Medjugorje. Un gesto semplice, istintivo e ricco d’amore.

Ricordiamo che in una delle tante udienze del processo Oseghale, l’interprete maceratese è stata segnata da un lutto importante.
A seguito di una malattia il padre Domenico è venuto a mancare.

“Sono molto legata a mio padre, che oggi riposa nel cimitero di Pioraco. La domenica prima dell’incidente mi sono svegliata con la voglia di andare a fargli visita. Solitamente, dedico il fine settimana alla famiglia, ma quel giorno ho deciso diversamente. Così insieme a mia madre e mia figlia sono andata da lui. Essere qui, dopo il violento scontro con il tir, è un miracolo che ho collegato a mio padre e a Pamela Mastropietro, perché, in linea d’aria, l’impatto è avvenuto nel luogo in cui sono stati ritrovati i due trolley.”

Il 30 gennaio scorso Federica Paccaferri ha anche partecipato alla cerimonia in memoria della diciottenne romana.

Per ricordare Pamela, il Comune di Macerata ha deciso di far posizionare nel giardino adiacente al palazzo in cui è avvenuto il macabro omicidio, un’installazione di 18 fiori dove i cittadini possono inserirne altri.

“È stata una commemorazione molto significativa e quel giorno ho recitato per lei una preghiera. La vicenda di Pamela Mastropietro non deve essere dimenticata. È giusto, sempre con le dovute cautele, far conoscere ai nostri figli la sua storia e, a tal proposito, ho intenzione di scrivere il mio primo libro.”

Dopo dell’incidente, per l’interprete maceratese è stata stilata una prognosi di 60 giorni, da valutare sulla base dei prossimi controlli.
Intanto, proseguono le indagini per risalire alla effettiva dinamica del tamponamento.

Elisa Cinquepalmi