venerdì, Giugno 7, 2024
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Coronavirus, per Bloomberg i numeri che la Cina ha comunicato sono falsi

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Pechino ha dichiarato 82 mila casi e 3.300 morti, meno di Italia e Stati Uniti. Ma avrebbe celato la reale entità dell’epidemia di coronavirus sul proprio territorio. È quanto sostiene un rapporto redatto dall’intelligence Usa per la Casa Bianca. La pandemia è scoppiata nella provincia cinese di Hubei alla fine del 2019, ma il Paese ha riportato pubblicamente solo circa 82 mila casi e 3.300 morti, secondo i dati compilati dalla Johns Hopkins University. Dati già superati dagli Stati Uniti che registrano oltre 189 mila casi e più di 4 mila decessi.

“Nei confronti della Cina – scrive Bloomberg – c’è stato forte scetticismo sul numero, sia fuori che dentro il Paese.Il governo cinese ha ripetutamente modificato la sua metodologia per il conteggio dei casi, per settimane escludendo del tutto le persone asintomatiche, e solo martedì ha aggiunto più di 1.500 casi di coronavirus asintomatici al suo totale”. 

Le pile di migliaia di urne fotografate fuori delle case funerarie nella provincia di Hubei hanno sollevato ulteriori dubbi.Deborah Birx, immunologa del dipartimento di Stato dichiara:”La comunità medica ha interpretato i dati cinesi con l’idea che fosse un cosa seria, ma più piccola di quanto ci si aspettasse”, ha spiegato ieri in una conferenza stampa . “Perché penso che probabilmente ci mancasse una notevole quantità di dati, ora che vediamo ciò che è successo in Italia e in Spagna”.

Enrico Bolzan

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