venerdì, Aprile 19, 2024
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Il PD sbatte la porta in faccia a Conte: no agli stati generali sull’economia

stati generali

ROMA – Il PD sbatte le porte in faccia a Conte: no agli Stati generali sull’economia. Il premier intenderebbe dimostrare ai vertici della Ue che Roma ha un “progetto lungimirante condiviso con tutte le migliori risorse” del Paese. In realtà questo progetto — che condiviso davvero non è e che dovrebbe indicare come l’Italia intende spendere i 170 miliardi del Recovery fund — esiste solo a grandi linee. Il premier lo ha annunciato spiazzando i vertici dei partiti e lo stesso ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri.

E questo, neanche a dirlo, ha generato nuove tensioni con la maggioranza. Dario Franceschini (Pd) ha lanciato così il guanto di sfida a Conte. A riferirlo fonti della maggioranza dopo la riunione del premier con i capidelegazione e i ministri Roberto Gualtieri e Stefano Patuanelli.

A quanto si apprende, il capodelegazione dem avrebbe infatti chiesto spiegazioni al presidente del Consiglio su un’iniziativa che “non era stata condivisa” e che “ha sorpreso tutti”. Un confronto che, si spiega, avrebbe occupato gran parte della discussione. “È una cifra enorme – avrebbe attaccato Franceschini -, arrivano quasi 200 miliardi e non abbiamo una strategia per spenderli”. Uno scontro duro, senza precedenti.

E Roberto Gualtieri, piuttosto seccato per essere stato scavalcato: “Se lo chiamiamo stati generali non possiamo arrivare senza un documento e cavarcela in tre giorni”.

Anche la ministra Teresa Bellanova di Iv è intervenuta sulla questione e, a quanto si riferisce, avrebbe fatto un richiamo alla concretezza ai colleghi della maggioranza: visto che ormai l’annuncio è stato fatto e ha creato aspettative, almeno facciamo in modo di arrivare al confronto con le parti sociali “con dei contenuti e priorità condivise”.

Dire Stati generali, è stato il ragionamento, sottintende una strategia e azioni correlate che presenti alla platea degli interlocutori.

“Qui abbiamo solo un titolo, riempiamolo di contenuti”, avrebbe detto la Bellanova invitando tutti a fare una “sintesi”, viste le diverse sensibilità nella maggioranza, su alcune “questioni essenziali e punti prioritari condivisi”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il M5S: assente il capodelegazione Alfonso Bonafede, sostituito dalla viceministra al Mef Laura Castelli, che avrebbe invitato la maggioranza a concentrarsi ora per trasformare questo evento in un’opportunità. 

Evento che non si terrà lunedì, ma verosimilmente a metà settimana prossima. A quanto riferito da Adnkronos, si andrebbe quindi verso la data di mercoledì, nella splendida cornice di Villa Doria Pamphili, anche se data e location non sono ancora sicuri al 100%. Tra gli ospiti non dovrebbe figurare l’ex numero uno della Bce Dario Draghi, al contrario dei rumors circolati nelle ultime ore. Fonti Mef, invece, parlano addirittura di giovedì, dando ormai per certa la location. Staremo a vedere.

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