venerdì, Marzo 29, 2024
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Emergenza Coronavirus, avviso di garanzia per il premier Conte e sei ministri. Le dichiarazioni di Taormina

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Avviso di garanzia al premier Conte e sei ministri dopo le denunce spiccate nei loro confronti per la gestione dell’emergenza Coronavirus. A darne comunicazione è lo stesso premier in una nota diffusa anche attraverso i social.

“Nei mesi scorsi – scrive – alcuni cittadini, avvocati, finanche un’associazione dei consumatori hanno dichiarato pubblicamente di avere presentato denunce nei miei confronti e del Governo per la gestione della pandemia. Le accuse sono state le più varie. Alcuni ci hanno accusato di avere adottato misure restrittive, altri ci hanno accusato di non aver adottato misure sufficienti o di averle adottate troppo tardi. Ci hanno addebitato i più variegati comportamenti criminali: il reato di epidemia, di omicidio colposo, di attentato alla incolumità pubblica, di attentato contro la Costituzione e contro i diritti politici dei cittadini, e altri ancora.

La prova che il nostro Paese ha vissuto e che in parte ancora sta vivendo è stata e continua ad essere impegnativa: chi ha responsabilità di governo deve rimanere concentrato sugli obiettivi da raggiungere che sono, ad un tempo, la tutela della vita e della salute dei cittadini e la ripresa più rapida possibile della vita sociale ed economica.

Abbiamo lavorato sempre allo stesso modo: ci siamo affiancati scienziati ed esperti per disporre costantemente di una base scientifica di valutazione dei dati epidemiologici e abbiamo sempre ispirato la nostra azione ai principi di precauzione e trasparenza e ai criteri di adeguatezza e proporzionalità.

Ci siamo sempre assunti la responsabilità, in primis “politica”, delle decisioni adottate. Decisioni molto impegnative, a volte sofferte, assunte senza disporre di un manuale, di linee guida, di protocolli di azione. Abbiamo sempre agito in scienza e coscienza, senza la pretesa di essere infallibili ma nella consapevolezza di dover sbagliare il meno possibile per preservare al meglio gli interessi della intera comunità nazionale.

Per massima trasparenza vi informo che io e i Ministri Bonafede, Di Maio, Gualtieri, Guerini, Lamorgese e Speranza abbiamo ricevuto un avviso ex art. 6, comma 2, legge cost. n. 1/1989. Poco fa ne abbiamo dato notizia attraverso un comunicato ufficiale. Abbiamo fatto accesso agli atti e abbiamo appreso che alla Procura di Roma, per competenza territoriale, sono state convogliate nei mesi scorsi buona parte delle denunce di reato presentate nei nostri confronti provenienti da varie parti d’Italia.
Doverosamente, la Procura di Roma ha aperto un procedimento nei nostri confronti e dopo aver valutato una ad una le relative denunce le ha giudicate “infondate e dunque da archiviare”.
Ha quindi trasmesso il fascicolo al Collegio dei magistrati competenti per i reati ministeriali accompagnando la trasmissione con la richiesta di archiviazione. L’invio del fascicolo al Collegio è un atto dovuto in quanto previsto dalla medesima legge cost. n. 1/1989. Lasciamo che la Magistratura completi questo iter procedimentale.

Io e i Ministri siamo e saremo sempre disponibili a fornire qualsiasi forma di collaborazione che ci verrà richiesta, nel rispetto dei distinti ruoli istituzionali. Il bene dell’Italia e degli italiani, prima di tutto”.

L’avviso di garanzia farebbe capo a denunce, di cui non sono ancora noti i dettagli, che chiamano in causa gli articoli del codice penale sulla pena in concorso (articolo 110), epidemia (articolo 438), delitti colposi contro la salute pubblica (articolo 452) e omicidio colposo (articolo 589), abuso d’ufficio (articolo 323), attentato contro la costituzione dello Stato (articolo 283), attentati contro i diritti politici del cittadino (articolo 294).

Durissime le parole dell’avvocato Carlo Taormina, che denuncia pubblicamente quelle che ritiene gravi anomalie nella comunicazione della notizia.

“Mi pare di capire – scrive -, e vi voglio trasmettere questa mia impressione, che non ci sia tranquillità nel mondo politico governativo per l’avviso di garanzia nonostante la sporca operazione falsificatrice che si è’ tentata sfruttando l’assist illegale della procura di Roma che ha trasmesso gli atti al tribunale dei ministri e così permettendo che passasse la notizia falsa della richiesta di archiviazione o addirittura dell’archiviazione. Anche i servi giornalisti non sono stati i gradi di eliminare la preoccupazione del
potere di fronte a sei o sette avvisi di garanzia.

Io immagino l’inizio della istruttoria da parte del tribunale dei ministri,la mia audizione, l’esame di testimoni, l’acquisizione di documenti presso le pubbliche amministrazioni a cominciare da palazzo Chigi e ritengo difficile che tutto ciò non sia destabilizzante vome ritengo difficile che sul piano mediatico tutto ciò possa essere occultato.

Insomma credo che tutto converga nel verificarsi di grandi difficoltà per il governo e che se ci sappiamo fare e siamo tutti uniti possiamo riuscire a farlo cadere perché in questo modo soltanto giustizia potrà essere fatta. Anche la peggiore magistratura non potrebbe che fare il suo dovere che fino a questo momento non ha fatto. Vi voglio far notare una ultima cosa. Il magistrato Clementina Forleo,componente del tribunale dei ministri, si è fatta viva sui social per sconfessare la Procura e Conte dicendo quanto da me subito detto:la procura non può archiviare e non puo’ chiedere nessuna archiviazione. Mi pare una reazione interessante e polemica”.

LM

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