domenica, Maggio 26, 2024
Home > Lazio > Sanità Privata Lazio, lavoratori in piazza davanti alla Prefettura di Roma

Sanità Privata Lazio, lavoratori in piazza davanti alla Prefettura di Roma

sanità privata

Roma –  Lavoratrici e lavoratori della sanità privata del Lazio ancora in piazza ieri davanti alla Prefettura di Roma per chiedere la firma definitiva del nuovo contratto, dopo che le aziende datoriali hanno rifiutato di ratificare la preintesa già sottoscritta il 10 giugno scorso.

“Un atto vergognoso contro i 25mila operatori che nel Lazio mandano avanti quasi la metà del servizio sanitario regionale. Tutto ciò sta esasperando i lavoratori, con il rischio che salti l’intero sistema di salute. Non c’è alternativa: il contratto va rinnovato subito”, attaccano Giancarlo Cenciarelli, Roberto Chierchia e Sandro Bernardini – segretari generali di Fp Cgil Roma e Lazio, Cisl Fp Lazio e Uil Fpl Roma e Lazio – in seguito alla manifestazione e all’incontro con il Prefetto capitolino.


“Salario, professionalità, tutele, allineamento al Ccnl della sanità pubblica, stop al dumping e ai contratti pirata come quello applicato nelle Rsa, rigore nelle regole dell’accreditamento. Apprezziamo la sensibilità della Prefettura che ha ricevuto una delegazione dei rappresentanti dei lavoratori per ascoltare dalla loro voce diretta il disagio e le difficoltà che stanno subendo da oltre un decennio.

Abbiamo ribadito le nostre rivendicazioni al rappresentante del governo nel territorio simbolo di questa vertenza. Il Prefetto ha raccolto le nostre istanze ed è stato invitato dalle organizzazioni sindacali a riportarle all’esecutivo, al ministro della Salute e alla Regione Lazio. Serve un’accelerazione immediata. Dopo 14 anni di attesa, un lockdown vissuto in prima linea e con la pressione sulle strutture sanitarie che resta fortissima, la legittima rabbia dei lavoratori rischia di esplodere”, attaccano i segretari regionali di categoria.

“Nel Lazio, più ancora che nel resto del Paese, lasciare questi lavoratori senza risposte e senza contratto vuol dire mettere a repentaglio la tenuta del Ssr, oltre a negare la dignità professionale di chi difende la salute di tutti. Noi non ci stiamo”.

“Questo gioco degli imprenditori, “predoni”, che si arricchiscono sulla pelle di chi lavora e con i soldi dei contribuenti deve finire. Alle istituzioni, Regione Lazio in primis, chiediamo velocità e rigore. Budget e tariffe aggiornati devono assicurare retribuzioni giuste e garanzie sulle condizioni di lavoro, in piena parità con la sanità pubblica”, proseguono Cenciarelli, Chierchia e Bernardini.

“E poi bisogna intervenire sugli accreditamenti: chi non è in regola con il rinnovo dei contratti, chi applica contratti pirata, chi fa cassa sfruttando precariato ed esternalizzazioni abbassando ulteriormente le tutele dei lavoratori, al solo scopo di aumentare a dismisura i profitti, non deve avere cittadinanza nel sistema di salute e va messo fuori”.

“Per questo il 31 agosto saremo di nuovo in piazza. E poi proseguiremo con un crescendo di iniziative, presidi, assemblee in tutti i posti di lavoro della sanità accreditata, fino alla proclamazione dello sciopero nazionale”, concludono i segretari generali di Fp Cgil Roma e Lazio, Cisl Fp Lazio e Uil Fpl Roma e Lazio.

“La nostra lotta sarà senza tregua fin quando non avremo la firma definitiva sul rinnovo”.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright La-Notizia.net