giovedì, Marzo 28, 2024
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Lampedusa, gli abitanti lanciano l’ultimatum al Governo?

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LAMPEDUSA – Notte movimentata quella degli abitanti di Lampedusa che hanno deciso di manifestare al porto e bloccare lo spostamento delle persone arrivate con i barconi dal porto al centro accoglienza appena liberato dall’esorbitante numero di precedenti occupanti.

Una situazione non programmata ma che lascia intravedere l’esasperazione degli abitanti di quest’Isola, ormai divenuta “terra di confine” abbandonata da una Europa che non si è mai interessata e da uno stato sordo ed incapace di ascoltare le richieste dei Lampedusani.

Nessuna sfilata di politici e personaggi di spettacolo pronti a intervenire.
i lampedusani dicono basta, ed in tanti si sono recati al porto per bloccare le Forze dell’Ordine impegnate a trasferire i nuovi arrivati nel centro accoglienza.

Manifestazione spontanea verificatasi nel tardo pomeriggio di ieri al porto e diffusasi sull’isola attraverso i social richiamando l’attenzione dei tantissimi lampedusani. Alcuni manifestanti, come si vede nei video postati, si sono distesi per terra, impedendo alle forze dell’ordine di passare e condurre le persone arrivate con i barconi a destinazione.

Fortissimi i momenti di tensione: un elevato numero di persone ha fronteggiato, anche se in maniera pacifica, ma con determinazione, i poliziotti, che ad un certo punto hanno indossato le tenute antisommossa ed i caschi, come si vede bene nei numerosissimi filmati delle dirette realizzati dai cittadini lampedusani.

Il buon senso di chi dirigeva l’operazione ha fatto si che non si arrivasse allo scontro: con grande senso di responsabilità, i poliziotti si sono tolti i caschi, immediatamente ringraziati ed apprezzati da uno scrosciante applauso dei cittadini lampedusani.

“Non fate minchiate – ha detto agli altri qualche cittadino lampedusano – , manteniamo la calma, noi non dobbiamo prendercela con loro (con i poliziotti)”. E ancora: “Noi siamo dalla vostra parte, e voi siete dalla nostra stessa parte. Siamo tutti Italiani e difendiamo tutti l’Italia”.

Tutto questo mentre le donne gridavano: “Indietro gli uomini, avanti le donne, non possono attaccare le donne che sono pacifiche e non vogliono la violenza”.
Sono tutte frasi estrapolate dai video visibili sui vari social, ma che dimostrano lo stato di tensione che vi è a Lampedusa.
Il sindaco, da ciò che si evincerebbe da una telefonata riportata in un video, sembra si trovi a Roma. I cittadini sono rimasti sul posto fin oltre le tre di notte, quando la situazione si è sbloccata perché una delegazione di lampedusani ha acconsentito di trasferire al centro accoglienza le persone sbarcate.

Ma, come ci riferisce Attilio Lucia, nostro contatto sull’Isola che ingraziamo, i lampedusani hanno lanciato una sorta di ultimatum al Governo:
“E’ l’ ultima volta che lasciamo passare queste persone, siamo stanchi di non essere ascoltati e di vedere considerata la nostra isola come deposito di “carne umana”.
Parole forti che non vanno stigmatizzate, ma su cui è necessario fare una riflessione. Senza chiudere gli occhi.

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