venerdì, Giugno 7, 2024
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Willy, eseguita l’autopsia: lesioni multiple a più organi

omicidio

“Willy era steso a terra, in 4 o 5 lo colpivano a calci e pugni”. E’ la testimonianza di un amico di Willy Monteiro nell’ordinanza relativa all’omicidio del giovane, ucciso a Colleferro nella notte tra sabato e domenica. La testimonianza è contenuta nell’ordinanza del gip di Velletri che ha disposto l’arresto in carcere per Marco e Gabriele Bianchi e Mario Pincarelli e i domiciliari per Francesco Belleggia.

La colpa di Willy? Aver cercato di aiutare un amico, un vecchio compagno di scuola. Secondo il gip gli accusati “sapevano di poter uccidere”.

L’autopsia sul corpo del giovane ha rilevato lesioni multiple a più organi, non solo al torace e all’addome. Un pestaggio violento che ha lasciato sul corpo del ragazzo “un quadro chiaro”, come lo definisce il professor Saverio Potenza che ha effettuato l’esame .

“L’autopsia consentirà di conclamare la violenza dell’aggressione perpetrata ai danni di Willy. Emergeranno anche dei colpi violenti ed espressione di una tecnica sofisticata per un colpo in particolare, al collo”, commenta l’avvocato Domenico Marzi, legale della famiglia Monteiro Duarte.

Dall’autopsia – durata quattro ore al policlinico Tor Vergata di Roma alla presenza dei consulenti di parte – è emerso è un politraumatismo importante con più lesioni in più organi in diversi distretti del corpo e non solo nella zona del torace e dell’addome. Ma per avere una ricostruzione precisa della dinamica dei fatti, ora bisognerà attendere gli esami di laboratorio e istologici.

“Vi auguro che il Signore ricambi la vostra esistenza con la stessa cattiveria e violenza”, “Che lo spirito di quel ragazzo vi perseguiti” e ancora “inutile accanirsi contro esseri spregevoli come voi”. Questi sono solo alcuni dei commenti postati sui profili social dei due fratelli arrestati.

Willy, di origini capoverdiane, viveva a Paliano con la sua famiglia, giocava a calcio nella squadra del paese e studiava all’Istituto alberghiero. Un ragazzo molto amato in città. E per il quale ora la comunità di Colleferro chiede a gran voce che sia fatta giustizia.

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