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In Italia Calabria zona rossa. In Germania unica free

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In Italia Calabria zona rossa. In Germania unica free

Com’è ormai noto, il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato il Dpcm del 3 novembre contenente le nuove misure per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19.

L’Italia, in sostanza, è stata suddivisa in tre aree di criticità, con conseguente differenziazione delle principali misure restrittive.

Nell’Area gialla rientrano: Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Province di Trento e Bolzano, Sardegna, Toscana, Umbria, Veneto. Nell’Area arancione sono invece incluse Puglia e Sicilia. Dell’Area rossa fanno infine parte: Calabria, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta.

A Reggio Calabria è protesta per la decisione del governo di dichiarare la regione zona rossa, malgrado il numero dei contagi non sia allarmente quanto quello di altre regioni. Una manifestazione ha infatti avuto luogo a piazza de Nava. Una delegazione è stata ricevuta in Prefettura.

La cosa “buffa” è che, recandosi on line sul sito dell’Ambasciata italiana a Berlino, solo pochi giorni fa era stato scritto: “Dal 2 novembre è in vigore in Germania un SEMI LOCKDOWN (per i dettagli, v. sezione “Misure adottate in Germania“)Dal 2 al 30 novembre sono VIETATI TUTTI I PERNOTTAMENTI PER MOTIVI DI TURISMO, su tutto il territorio nazionale”. Parlando dell’ingresso in Germania da parte dei Paesi Ue, è scritto che: ” A partire dal 16 giugno la Germania ha abolito tutte le restrizioni all’ingresso per i viaggiatori provenienti dai Paesi dell’Area UE+ (Paesi UE, Schengen e Regno Unito), compresa quindi l’Italia. Per le informazioni sull’ingresso da Paesi terzi, v. sotto.

Tuttavia, chiunque si sia recato, nei 14 giorni precedenti l’ingresso in Germania, in un’area considerata “a rischio” deve attenersi all’obbligo di tampone/diquarantena, come previsto dall’ordinanza del Land in cui intende recarsi. Numerose Regioni europee sono al momento considerate “aree a rischio” dalla Germania. La lista completa delle aree “a rischio” può essere consultata QUI.

ATTENZIONE: dal 17 ottobre anche la Liguria e la Campania sono considerate aree a rischio; dal 24 ottobre si aggiungono alla lista anche Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Veneto, Provincia autonoma di Bolzano, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo e Sardegna; dal 1 novembre è considerata area a rischio tutta l’Italia, tranne la Calabria“.

In Italia, intanto, infuria la polemica.  “Impugneremo la nuova ordinanza del Ministro della Salute che istituisce la zona rossa in Calabria. Questa regione non merita un isolamento che rischia di esserle fatale”. Ad affermarlo il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, che annuncia un ricorso contro il provvedimento firmato dal ministro Roberto Speranza.
 

“Le costanti interlocuzioni che ho avuto in questi giorni con i membri del Governo e con il commissario Arcuri, al di là della grande disponibilità al dialogo da parte di tutti – aggiunge Spirlì – non hanno prodotto alcuna modifica rispetto alla volontà, evidentemente preconcetta, di “chiudere” una regione i cui dati epidemiologici, di fatto, non giustificano alcun lockdown, soprattutto se confrontati con quelli delle nostre compagne di sventura: Lombardia, Piemonte e Val d’Aosta”.

“Altre regioni, con dati peggiori dei nostri – afferma ancora il presidente Spirlì – sono state inoltre inserite nella zona arancione e hanno evitato, e ne sono felice, la chiusura”.

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