martedì, Maggio 14, 2024
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Zecler, incriminati i 4 poliziotti implicati nel pestaggio

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I 4 poliziotti implicati nel pestaggio del produttore musicale nero Michel Zecler, a Parigi, sono stati incriminati e 2 di loro sono stati trasferiti in carcere. Lo rendono noto fonti giudiziarie francesi. Tre di loro sono accusati di “violenza intenzionale da parte di una persona depositaria dell’autorità pubblica” e “falso in scrittura pubblica”. Un video aveva mostrato come Zecler fosse stato picchiato da 3 agenti e sottoposto ad abusi mentre cercava di entrare nel suo studio musicale. Il fatto era avvenuto all’inizio del mese.

“Le immagini – così si era pronunciato alcuni giorni fa sulla vicenda Emmanuel Macron – che tutti abbiamo visto dell’aggressione ai danni di Michel Zecler sono inaccettabili. Ci fanno vergognare. La Francia non dovrebbe mai rivolgersi alla violenza o alla brutalità, da qualsiasi parte provengano.

La Francia non deve mai lasciare prosperare l’odio o il razzismo. Credo nella Repubblica esemplare: una polizia esemplare con i francesi, francesi esemplari con le forze dell’ordine come con tutti i rappresentanti della pubblica autorità.

Non accetterò mai le violenze contro i nostri poliziotti e i nostri Carabinieri, contro tutti quelli che indossano l’uniforme. Ma chi fa applicare la legge deve rispettare la legge. Non accetterò mai che la violenza gratuita di pochi macchi la professionalità di donne e uomini che quotidianamente proteggono con coraggio il nostro paese.

Il rispetto dei valori della Repubblica e la deontologia devono essere al centro dell’impegno di tutte le nostre forze dell’ordine.Chiedo al governo di avanzare rapidamente proposte per ribadire il legame di fiducia che naturalmente deve esistere tra i francesi e coloro che li proteggono e per combattere in modo più efficace tutte le discriminazioni.

Credo nelle nostre libertà, di cui sono il garante: libertà di espressione e libertà di stampa. Non ho mai smesso di difendere questi principi e tutti coloro che lo incarnano. Anche di fronte a chi, dall’estero, ha intenzione di farli retrocedere. Non accetterò mai che queste libertà possano essere rinnegate. Libertà di manifestare. Qualunque siano le circostanze, ogni cittadino deve poter esprimere le proprie convinzioni e rivendicazioni al riparo da qualsiasi violenza e repressione.

La Francia è un paese d’ordine e libertà, non di violenza gratuita e arbitraria. I valori della Repubblica non sono negoziabili. La nostra responsabilità collettiva è difenderli e promuoverli”.

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