giovedì, Marzo 28, 2024
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Anticipazioni per “Il Provinciale” del 9 gennaio alle 17.15 su RAI 1: dalla Valle di Comino ai Monti Simbruini

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Anticipazioni per “Il Provinciale” del 9 gennaio alle 17.15 su RAI 1: dalla Valle di Comino ai Monti Simbruini

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Riparte sabato 9 gennaio, alle 17.15 su Rai2, il viaggio de “Il Provinciale” il programma condotto da Federico Quaranta nell’Italia meno conosciuta ma fortemente suggestiva.
Ci sono regioni tanto connotate con il loro capoluogo che ci si dimentica di quante altre cose sarebbe possibile scoprire e valorizzare. Se poi quella regione è il Lazio è chiaro che Roma catalizza ogni cosa. Lo avevano capito prima di tutto gli antichi, che di quella capitale fecero un Impero. Ma una delle cose che ha reso grande la città eterna è stata la capacità di canalizzare e portare al centro dell’urbe qualsiasi risorsa idrica che proveniva fuori dalle mura. Federico Quaranta andrà alla ricerca proprio di quell’acqua le cui sorgenti nascono sulle montagne e nelle valli limitrofe al capoluogo laziale. Partendo dal lago di Posta Fibreno, che nasconde al suo interno un’isola galleggiante già conosciuta in antichità, percorrerà la Valle di Comino, in Ciociaria, seguendo diversi corsi d’acqua, dal Fiume Melfa, caro anche a Papa Giovanni Paolo II, a un torrente che, fin dal Neolitico, ha scavato le rocce di una montagna creando nei secoli le meravigliose Grotte di Pastena. Al confine tra la provincia di Frosinone e quella di Roma poi, andrà a scoprire dove nasce uno dei più importanti affluenti del Tevere, l’Aniene, da cui sono stati costruiti quattro acquedotti che portavano a Roma acqua purissima. Da qui percorrerà tutto il Parco Naturale dei Monti Simbruini, che già nel nome contiene il senso del nostro viaggio. Infatti, Simbruini deriva dal latino “sub imbribus”, sotto le piogge. La catena montuosa comprende sette comuni, il più celebre dei quali è certamente Subiaco, nel cuore della Valle dell’Aniene. Proprio qui Nerone fece costruire delle dighe per sbarrare il corso del fiume e formare, intorno alla sua villa, di cui oggi restano pochi ruderi, tre laghi artificiali, i “simbruina stagna”, da cui il nome stesso di Subiaco (sotto i laghi). Ma questo comune è celebre soprattutto per la presenza fondamentale, a partire dal Medioevo, di San Benedetto da Norcia e dei Benedettini, i quali fecero edificare diversi monasteri intorno ai quali si costituirono delle vere e proprie comunità. Sempre ai Benedettini si deve la realizzazione, a Subiaco, del primo libro stampato in Italia. Un’opera rivoluzionaria che diede la possibilità di una diffusione della cultura certamente più capillare. E ancora a Subiaco, grazie alle risorse d’acqua dell’Aniene, venne costruita nel 1587 un’industria importante, una cartiera attiva ancora oggi. Il viaggio di Federico si concluderà in uno dei comuni dei Simbruini che, alla metà dell’Ottocento, venne distrutto da un incendio, Camerata Vecchia. Dalle rovine di quel paese al confine tra Lazio e Abruzzo, Federico racconterà di come intere popolazioni furono in grado di vivere in un luogo tanto isolato e ad alta quota grazie alle sorgenti d’acqua che la montagna donava agli uomini.