venerdì, Marzo 29, 2024
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Samira Zargari: il marito le impedisce di venire in Italia. “Donna Donna”: “Grave discriminazione”

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Samira Zargari: il marito le impedisce di venire in Italia. “Donna Donna”: “Grave discriminazione”

Il marito vieta a Samira Zargari, CT della squadra di sci Iraniana, di accompagnare le sue atlete ad i mondiali di sci che si tengono a Cortina, negandone la possibilità di lasciare il paese, pur avendo il passaporto e ed il
relativo documento di espatrio rilasciato dalle autorità Iraniane. La notizia data dai media Iraniani e ripresa dall’ANSA, ha suscitato indignazione tra le donne e le aderenti all’Associazione “Donna Donna”.

In questi giorni Samira doveva essere a Cortina per partecipare con la sua squadra al mondiale, ma purtroppo questo non è stato possibile a causa di un marito che le ha impedito di partire.

In Iran, purtroppo, la condizione delle donne è ancora molto difficile, con soprusi e violenze da parte di una società in cui permangono leggi discriminatorie e maschiliste, come quella che prevede che, per ottenere il passaporto, una donna abbia bisogno del permesso del marito. L’Iran oggi è fatto di queste leggi, ma è fatto di tante donne che lottano per i loro diritti: come Sahar Khodayari, la “ragazza in blu”, che nel 2019 si è data fuoco per protestare contro il divieto per le donne di andare allo stadio.

Il Presidente dell’Associazione “Donna Donna” si chiede che tipo di intervento gli organizzatori del Mondiale di sci che quest’anno si svolgono in Italia a Cortina D’Ampezzo, e quale posizione intendono
intraprendere come comitato promotore ed organizzatore del mondiale e contro la federazione di sci, verso chi accetta leggi immorali e denigratorie nei confronti delle donne.

“Anche se la squadra, come scrive il quotidiano Shargh, ha lasciato l’Iran alla volta dell’Italia, senza la Zargari, avendo affidato il compito di accompagnare la squadra ad un’altra tecnica della Federazione,
Marjan Kalhor, è inammissibile che, in base alla legge iraniana, per ottenere il passaporto una donna ha bisogno del permesso del marito che le può comunque impedire di partire di volta in volta, anche quando
sia in possesso del documento di espatrio.” Aggiunge il Presidente, “è una violenza contro la donna che va denunciata a tutti i livelli nazionali ed internazionali.”

Conclude: “L’Italia non può lasciar cadere nell’oblio generale questa gravissima discriminazione contro la donna, altrimenti le parole atte a promuovere la parità tra uomo e donna, proferite dal Premier Draghi, nel
suo discorso programmatico per ottenere la fiducia sia al Senato che alla Camera dei Deputati diventerebbero vuote.”

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