lunedì, Dicembre 9, 2024
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IN AUSTRIA STRACHE OTTIENE IL NUOVO MINISTRO DEGLI ESTERI

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Strache ottiene il nuovo ministro degli Esteri. Da 20 giorni il neo Cancelliere austriaco Sebastian Kurz incaricato di formare il nuovo governo dal Presidente della Repubblica austriaca Van Der Bellen sta procedendo negli incontri con i liberalnazionalisti di Christian Strache scelti come propri alleati.

Ed ora emerge il primo importantissimo segnale di discontinuità e di rottura con i precedenti governi di Grande Coalizione che vedevano presenti i socialdemocratici, maggio partito filoeuropeista del Paese alpino.
Il segnale giunge dal preannuncio della nomina a futuro Ministro degli Esteri di Norbert Hofer, ovvero del candidato del partito liberale del FPOE alle elezioni popolari per la Presidenza della Repubblica dello scorso anno, poi ripetute all’inizio del 2017 per possibili brogli che hanno lo visto perdere sul filo di lana dal candidato dei Verdi nonostante un grande successo personale in termini di consensi.

Hofer è inoltre il più stretto alleato di Strache alla direzione dei liberalnazionalisti, oltre ad essere un convinto euroscettico ostile alle burocrazie che tengono in ostaggio la attuale Unione Europea. La sua nomina da parte di Kurz rappresenterà per il FPOE una rilevante vittoria politica, che scontenterà non poco Juncker e tutta la eurocrazia di Bruxelles, tanto più in considerazione della abilità di Hofer come ottimo comunicatore che vanifica il tentativo di tacciarlo come estremista da parte dei suoi avversari.

E questo rappresenterà una autentica spina nel fianco per Bruxelles, soprattutto in relazione alla netta posizione anti-clandestini che caratterizza l’azione politica di Hofer e dei liberalnazionalisti: onore quindi al giovanissimo neo Cancelliere di Vienna Sebastian Kurz che ha deciso liberamente di ascoltare i desideri espressi nelle urne dai suoi concittadini e non si è fatto condizionare dalle pressanti richieste di Juncker volte ad ottenere un nuovo governo “europeista”, nel senso da lui inteso di succube della Unione Europea.

Finalmente il voto del popolo sovrano d’Austria inizierà a pesare nel consesso europeo ostacolando la continua deriva mondialista e buonista nelle posizioni dell’Unione Europea che spesso appare preoccuparsi più dell’accoglienza dei migranti e dei sedicenti richiedenti asilo giunti a milioni nel Vecchio Continente in questi anni, che non del benessere e della sicurezza dei propri cittadini.

“Sebastian Kurz è il mio primo fan” aveva dichiarato Strache in campagna elettorale sottolineando l’avvenuta adozione del proprio programma di sicurezza alle frontiere da parte dei popolari: gli Austriaci gli hanno dato ragione ed hanno chiaramente indicato nelle urne la necessità di una profonda svolta a destra, come lo stesso Kurz ha già riconosciuto.
Quali che siano stati i rapporti di forza nelle urne appare sempre più chiaro che le idee e le proposte di Strache prevarranno nell’azione del futuro governo tanto è vero che gli alleati del futuro governo già promettono “clandestini zero” in Austria elogiando il governo ungherese di Orban che ha contribuito a bloccare la rotta balcanica dei migranti alzando un muro al confine magiaro.

E ribadiamo che in vista della futura alleanza competitiva in Austria fra l’epigone Kurz e l’originale Strache è ora che anche il nostro Paese si mobiliti per raggiungere lo stesso obiettivo di clandestini zero il prossimo anno, se vogliamo evitare il rischio che il blocco alle nostre frontiere Alpine ci condanni a tenerci sul groppone tutti quelli che sbarcheranno nei nostri porti o sulle nostre coste.

Il Conte Rosso