Niccolò Ciatti, scarcerato il principale indagato per il suo omicidio
“Continuiamo nonostante tutte le difficoltà, a chiedere giustizia per Niccolò, chiediamo quello che spetta di diritto a Niccolò, chiediamo di togliere dalla strada questi assassini che girano liberi, capaci di ripetere quello che hanno fatto a Niccolò, lasciati liberi da una giustizia spagnola che si muove molto lentamente , liberare un vero assassino non è garantismo, ma è impunità…” Così Luigi Ciatti, padre di Niccolò, sul proprio profilo Facebook. Il post segue la notizia dell’avvenuta scarcerazione del principale indagato in relazione alla morte del giovane.
Si è quindi verificato ciò che la famiglia Ciatti temeva. “Noi vogliamo giustizia per Niccolò – scriveva solo pochi giorni fa papà Luigi sempre su Facebook -, non sono bastati alla Spagna quattro anni per fare un processo, vogliamo che il suo assassino e i suoi complici paghino per quello che hanno fatto con il carcere… ed invece adesso anche l’unico ceceno detenuto sarà probabilmente già libero..e chissà se a fine novembre si presenteranno al processo”.
E’ stato infatti scarcerato il 17 giugno scorso Rassoul Bissoultanov, il ceceno principale indagato per l’omicidio del 22enne fiorentino Niccolò Ciatti, pestato a morte l’11 agosto 2017 in una discoteca di Lloret de Mar in Spagna.
Una furia bestiale scatenata da futili motivi, che ha provocato la morte di un ragazzo perbene, che non ha ancora avuto giustizia.
E resta ancora così uno scandalo gigantesco la vicenda dei Ceceni di Lloret de Mar, soggetti capaci di bestiale ed efferata violenza come quella immortalata dall’agghiacciante video delle telecamere di sicurezza del locale che mostrano il devastante calcio in faccia mortale subito da Niccolò indifeso e già in ginocchio.
L’inizio del processo è stato fissato dalle autorità spagnole il 26 novembre 2021.
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