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Anticipazioni per “Semiramide” di Rossini dell’11 agosto alle 21.15 su Rai 5: dal Teatro Rossini di Pesaro

semiramide

Anticipazioni per Semiramide di Rossini dell’11 agosto alle 21.15 su Rai 5: con la regia di Graham Wick e la direzione musicale di Michele Mariotti dal Teatro Rossini di Pesaro

Teatro Rossini - Places - Rossini Opera Festival

Per la Grande Musica Lirica in TV in onda stasera mercoledì 11 agosto alle 21.15 su Rai 5 l’opera “Semiramide” di Rossini nell’allestimento andato in scena nel 2019 dal Teatro Rossini di Pesaro per la 40ma edizione del R.O.F. con la regia di Graham Wick e la direzione musicale di Michele Mariotti per l’interpretazione di  Salome Jicia, Varduhi Abrahamyan, Nahuel Di Pierro, Antonino Siragusa, Martiniana Antonie, Carlo Cigni, Alessandro Luciano e Sergey Artamonov.

Il 40esimo Rossini Opera Festival è stato aperto da una nuova messinscena di “Semiramide” di Gioachino Rossini, coprodotta con l’Opéra Royal de Wallonie di Liegi e diretta da Michele Mariotti alla guida dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e del Coro del Teatro Ventidio Basso. La regia è stata di Graham Vick, coadiuvato dallo scenografo e costumista Stuart Nunn e dal lighting designer Giuseppe Di Iorio. Lo spettacolo del 2019 è riproposto da Rai Cultura mercoledì 11 agosto alle 21.15 su Rai5. Nel cast, guidato da Salome Jicia nel ruolo del titolo, Varduhi Abrahamyan (Arsace), Nahuel Di Pierro (Assur), Antonino Siragusa (Idreno), Martiniana Antonie (Azema), Carlo Cigni (Oroe), Alessandro Luciano (Mitrane), Sergey Artamonov (L’ombra di Nino). 

“Semiramide”, melodramma tragico in due atti con libretto di Gaetano Rossi, fu eseguita per la prima volta al Teatro La Fenice di Venezia il 3 febbraio 1823. Il soggetto è tratto dall’omonima tragedia di Voltaire (1748) e l’opera è stata eseguita al Rossini Opera Festival con un nuovo allestimento dopo essere stata messa in scena altre due volte: nel 1992 da Hugo de Ana diretta da Alberto Zedda (ripresa nel 1994 con la direzione di Roger Norrington) e nel 2003 da Dieter Kaegi, diretta da Carlo Rizzi. La regia tv è di Claudia de Toma.

Semiramide è un melodramma tragico in due atti di Gioachino Rossini, su libretto di Gaetano Rossi, tratto dalla Sémiramis di Voltaire e dalla vita della regina Semiramide. Debuttò al Teatro la Fenice di Venezia il 3 febbraio 1823 con Isabella Colbran nel ruolo della protagonista. L’opera è l’ultima che Rossini compose espressamente per palcoscenici italiani.

Dopo un successo tiepido, l’opera divenne estremamente famosa e circolò lungamente, in tutti i palcoscenici italiani ed europei. Il ruolo del titolo divenne cavallo di battaglia di Giuditta PastaGiulia GrisiAdelina Patti; le sorelle Marchisio, Carlotta e Barbara, rispettivamente nei ruoli di Semiramide e Arsace, contribuirono alla circolazione dell’opera nella seconda metà dell’Ottocento. L’opera inaugurò il nuovo Teatro dell’Opera di Roma il 27 novembre 1880; è tuttavia verso la fine del XIX Secolo che l’opera inizia a scomparire gradualmente dal repertorio. Prima della ripresa alla Scala nel 1962, le ultime rappresentazioni risalgono al 1904 a Lisbona e nel 1940 a Firenze.
L’opera tornò alla ribalta dopo la ripresa alla Scala nel 1962 diretta da Gabriele Santini con Joan SutherlandGiulietta SimionatoWladimiro GanzarolliGianni Raimondi ed Antonio Zerbini. Per circa vent’anni anni, la Sutherland riprese l’opera in molte altre occasioni, a BostonChicagoFirenzeMelbourneRoma e Sydney. La sua prima rappresentazione al Rossini Opera Festival avviene nel 1992, e vi ritorna nel 1994, nel 2003 e nel 2019. Pur non essendo entrata stabilmente nel repertorio, Semiramide vanta numerose e importanti rappresentazioni nei principali teatri mondiali.
Il ruolo del titolo fu in seguito interpretato in seguito da soprani celeberrimi come Montserrat CaballéKatia RicciarelliLella CuberliMariella DeviaJune AndersonEdita Gruberová e Joyce DiDonato. Nel ruolo di Arsace si sono distinte Giulietta Simionato (accanto alla Sutherland alla Scala), Marilyn Horne, Martine Dupuy, Gloria Scalchi, Lucia Valentini Terrani e Daniela Barcellona. Da ricordare, dopo Édouard de Reszke, l’Assur di Samuel RameySimone Alaimo e Michele Pertusi; l’Idreno di Chris MerrittRockwell BlakeGregory Kunde e di Juan Diego Flórez.

Trama

Antefatto
Quindici anni prima dell’inizio del dramma, Semiramide cospira con il principe Assur per uccidere il marito Nino. Dopo il regicidio, Ninia, figlio di Nino, viene sottratto da Oroe alle mire di Assur. Per proteggerlo, egli lo porta dal fratello Fradate.

Atto I

Magnifico tempio eretto a Belo, festivamente adornato
Oroe, gran sacerdote, apprende dal Gran Nume che il regicidio sta per essere vendicato (Sì, gran nume). Successivamente entrano indiani e satrapi per apprendere la designazione del re (Belo si celebri, Belo si onori). Tra questi vi sono il principe indiano Idreno, e il nobile Assur; quest’ultimo è convinto di diventare re, e questo fa indignare Oroe, dato che sa che è coinvolto nel regicidio. Entrata Semiramide, ella si appresta a nominare il nome del re, ma il sacro fuoco si spegne. Oroe spiega che è un segno dello sdegno divino, e afferma che prima che il re sia incoronato, alcune colpe devono essere punite: Assur e Semiramide intendono, spaventati, e la regina si ritira.
Nel frattempo, convocato dalla regina stessa ritorna alla madrepatria Arsace (Eccomi alfine in Babilonia); il giovane esulta, poiché spera di rivedere l’amata Azema. Oroe accoglie Arsace di buon grado, mentre Assur si irrita per il suo ritorno, dato che anch’egli ama Azema (duetto: Bella imago degli dei) e spera di strapparla all’odiato rivale. Dal canto suo, Azema stessa si rallegra per il ritorno di Arsace; ma di lei è innamorato anche Idreno (Ah, dov’è il cimento), che spera di poter ottenere da Semiramide il favore di sposarla.

Giardini pensili
La regina attende l’arrivo dell’amato (Bel raggio lusinghier). Il soldato Mitrane le reca il responso dell’Oracolo di Giove Libico: la pace arriverà con il ritorno di Arsace, e convolando a nuove nozze. Arriva Arsace, il quale giura eterna fedeltà alla sua regina, confidando nel suo appoggio per sposare Azema; ma la regina equivoca, convinta che Arsace aspiri a sposarla. (Alle più care immagini).

Luogo magnifico nella reggia con veduta di Babilonia
Il popolo è radunato nella reggia per attendere l’annuncio del nuovo re (Coro e marcia Ergi omai la fronte altera). Semiramide esorta tutti a giurare fedeltà ai suoi voti e al nuovo re, e annuncia che l’eletto sarà anche suo sposo: Arsace. Azema è sconvolta, Arsace confuso, Oroe sconvolto, Assur indignato; il satrapo ricorda a Semiramide i suoi favori, ma la regina lo minaccia. Idreno allora chiede la mano di Azema, e la regina gliela concede. Mentre Semiramide esorta Oroe a celebrare il rito, la terra trema, e si apre il sepolcro dell’imperatore. L’ombra di Nino appare, annunciando che Arsace regnerà solamente quando il suo assassinio sarà vendicato, con una vittima offerta sulla sua tomba; il giovane giura di obbedire al funesto compito. L’atto si conclude nell’unanime turbamento (Ah, sconvolta nell’ordine eterno).

Atto II

Atrio
Assur è adirato con la Regina, dato che Semiramide ha violato i patti di quindici anni prima. Assur le ricorda la sua colpevolezza, ma Semiramide è rassicurata dai festeggiamenti nella reggia per Arsace, e confida nella sua protezione.(Se la vita ancor t’è cara)

Interno del santuario
Nel tempio, Oroe mostra ad Arsace la lettera che Nino morente aveva mandato a Fradate, e al giovane viene rivelata la sua identità: egli è Ninia, legittimo erede al trono. I sacerdoti lo esortano a compiere la giusta vendetta, sia su Assur che su Semiramide. Arsace vuole vendicare il padre, ma non se la sente di uccidere anche la madre (In sì barbara sciagura).

Appartamenti di Semiramide
Azema si rattrista per la sua sorte con Mitrane. Entra Idreno, che le giura che l’amerà per sempre (La speranza più soave), e i due si affrettano alle nozze al tempio.
Semiramide raggiunge Arsace, che continua a fuggirla, e le spiega il motivo del suo turbamento, mostrandole la lettera di Nino morente. Semiramide, sconvolta, esorta il figlio a vendicare il padre (Ebben…a te, ferisci). Arsace però la rassicura, dicendo che ucciderà solo Assur, e si allontana da lei.

Parte remota della reggia, attigua al mausoleo di Nino
Assur viene informato dai Satrapi di essere caduto in disgrazia presso la regina e tutto il popolo. Assur, in preda al delirio, rivede il fantasma di Nino; i Satrapi lo riscuotono, ed egli si dichiara pronto a sfidare la sua sorte. (Que’ numi furenti).

Interno sotterraneo nel mausoleo di Nino
I magi discendono assieme ad Arsace, per uccidere il traditore (Un traditor, con empio ardir). Anche Assur si è nascosto nella tomba, per poterlo uccidere, e scende anche Semiramide, a pregare sulla tomba del marito. Nell’ombra, sentendo i reciproci lamenti, i tre sono indecisi sul da farsi, ed è solo l’ordine di Oroe che muove Arsace alla vendetta. Ma a morire ucciso da lui non è Assur, ma sua madre Semiramide, scambiata per Assur nell’oscurità. Oroe condanna a morte Assur, ma questi, trionfante, indica il corpo morto della regina; Arsace, sconvolto, fa per suicidarsi, ma Oroe lo ferma, e il popolo entra festante, proclamandolo imperatore.

Organico orchestrale

La partitura di Rossini prevede l’utilizzo di:

Numeri musicali

  • Sinfonia

Atto I

  • 1 Introduzione Sì, gran Nume, t’intesi – Belo si celebri (Oroe, Coro, Idreno, Assur, Oroe, Azema, Mitrane, Semiramide)
  • 2 Recitativo e Cavatina: Eccomi alfine in Babilonia – Ah! quel giorno ognor rammento (Arsace)
  • 3 Duetto: Bella imago degli dei (Arsace, Assur)
  • 4 Aria: Ah dov’è, dov’è il cimento (Idreno)
  • 5 Coro di Donne e Cavatina: Serena i vaghi rai – Bel raggio lusinghiero (Semiramide)
  • 6 Duettino: Serbami ognor sì fido (Semiramide, Arsace)
  • 7 Finale I Ergi omai la fronte altera (Coro, Semiramide, Assur, Arsace, Idreno, Oroe, Azema, Mitrane, Ombra di Nino)

Atto II

  • 8 Duetto: Se la vita ancor t’è cara (Semiramide, Assur)
  • 9 Coro, Scena e Aria: In questo augusto soggiorno arcano – Ebben, compiasi omai – In sì barbara sciagura (Arsace)
  • 10 Aria con Coro: La speranza più soave (Idreno)
  • 11 Duetto: Ebbene…a te… – Giorno d’orror (Semiramide, Arsace)
  • 12 Scena, Coro e Aria: Il dì già cade – Ah la sorte ci tradì – Deh ti ferma… ti placa… perdona (Assur)
  • 13 Finale II: Un traditor, con empio ardir (Coro, Arsace, Oroe, Assur, Semiramide)

Brani celebri

  • Sinfonia
  • Ah, quel giorno ognor rammento cavatina di Arsace
  • Bel raggio lusinghiercavatina di Semiramide
  • Serbami ognor sì fido, duetto tra Semiramide e Arsace
  • Se la vita ancor ti è caraduetto tra Assur e Semiramide
  • La speranza più soavearia di Idreno
  • Deh ti ferma… ti placa… perdona scena “della pazzia” di Assur
  • L’usato ardir terzetto finale tra Arsace, Assur e Semiramide