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Il film d’autore stasera in TV: “La leggenda del pianista sull’oceano” venerdì 18 febbraio 2022

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Il film d’autore stasera in TV: “La leggenda del pianista sull’oceano” venerdì 18 febbraio 2022 alle 21 su Cine 34

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La leggenda del pianista sull’oceano è un film del 1998 scritto e diretto da Giuseppe Tornatore con Tim Roth, Mélanie Thierry e Heathcote Williams, tratto dal monologo teatrale Novecento di Alessandro Baricco.

Max Tooney, un musicista che aveva lavorato sul transatlantico Virginian, entra in un negozio di dischi e strumenti musicali per vendere la sua tromba, ma prima chiede e ottiene il permesso dell’anziano proprietario di suonarla per l’ultima volta. Max suona il pezzo contenuto nell’unico disco inciso da Danny Boodman T.D. Lemon Novecento, distrutto a suo tempo dal suo amico, ma che Max aveva subito recuperato e nascosto, all’insaputa di Novecento, nel pianoforte in prima classe del Virginian. Il vecchio, che aveva trovato il disco dentro al piano, finito per caso nel suo negozio, riconosce la melodia e, rapito dalla bellezza della musica di Novecento, si fa raccontare da Max la storia di quel “pianista” che lui definisce il suo più grande segreto.

La storia inizia il 1º gennaio 1900, quando Danny Boodman, un macchinista nero del transatlantico Virginian, trova un neonato abbandonato in una cassa di limoni nella prima classe della nave. Danny battezza il bambino con il proprio nome (Danny Boodman appunto), aggiunge la scritta presente sulla cassetta in cui lo ha trovato, T.D. Lemon (spiegando che il significato di “T.D.” era “Thanks Danny” e che quindi lui era destinato ad allevare il bambino), e il secolo in cui ha trovato il bambino, Novecento. Danny Boodman T.D. Lemon Novecento sarà poi chiamato solamente con l’ultimo dei suoi appellativi.

Il padre di Novecento, quindi, decide di allevarlo in segreto, per impedire che possano portarglielo via. Il bambino vive così i primi anni della sua infanzia nella sala macchine del piroscafo, salvo poi uscirne conoscendo e conquistandosi la simpatia dei membri dell’equipaggio. In seguito alla morte accidentale del padre adottivo, il bambino riesce a sottrarsi ai poliziotti che, dietro ordine del capitano Smith, dovevano prelevarlo e consegnarlo ad un orfanotrofio. Scompare per giorni interi, ma infine, con sorpresa di tutti, si fa ritrovare una notte in prima classe mentre suona il pianoforte con notevole bravura. Col passare degli anni diventa il pianista della nave, suonando per i passeggeri durante le serate e per conto proprio, in terza classe, con un altro pianoforte. Molti anni dopo, senza essere nel frattempo mai sceso dal transatlantico, conosce Max, con il quale suonerà per molti anni e stringerà una solida amicizia.

La notizia della sua bravura come improvvisatore ed esecutore si diffonde, al punto da spingere il jazzista Ferdinand “Jelly Roll” Morton a sfidarlo in un duello, che sarà vinto da Novecento. Novecento non cede alle ripetute richieste dell’amico a scendere dalla nave ed andare incontro a fama e successo: un impresario aveva anche approntato una sala di registrazione sulla nave per incidere la sua musica, arrivando a generare una lacca che lo stesso Novecento poi distrugge opponendosi con tenacia all’idea di immortalare la musica su un disco, gesto dettato anche da una delusione amorosa nei confronti di una passeggera, alla quale aveva tentato invano di regalare l’unica copia.

Una sera, intento a mangiare con il suo amico al ristorante, Novecento gli rivela che l’indomani, allo sbarco per New York, sarebbe sceso dalla nave. Max a questa rivelazione rimane stupito. Novecento spiega che lì c’è una cosa che deve vedere. Il giorno dopo, con la valigia e soprabito, si appresta a scendere dopo avere salutato tutto l’equipaggio. Fermatosi a metà del pontile rimane immobile per svariato tempo a fissare da lontano la città e la terra ferma. Lanciando infine il cappello si volta, ritornando sui propri passi e risalendo sulla nave. Per giorni Novecento non si fa vedere, rimanendo nascosto nella propria stanza a guardare il mare dagli oblò. L’equipaggio non riesce a comprendere il suo comportamento, tranne Max che ha percepito quale confusione sia dentro lui, sapendo quindi che è meglio lasciarlo solo, per il momento.

Passati i giorni, Novecento si ripresenta, tornando a suonare con allegria e serenità, come se niente fosse successo. Max decise di non parlargli di quanto accaduto. Novecento resta così a bordo, anche quando Max lo lascia, all’alba della seconda guerra mondiale, per andare a cercare fortuna altrove, benché riluttante ad allontanarsi dall’amico. Diversi anni dopo, quando il transatlantico è in disarmo e ormai prossimo ad essere distrutto con la dinamite, Max vi ritrova l’amico Novecento, nei meandri deserti della nave: gli anni prima era rimasto a fare compagnia ai soldati ospiti della nave trasformata in un ospedale militare. Dopo un ultimo tentativo per convincerlo a scendere, Max capisce che Novecento è intenzionato a morire, affondando insieme alla nave.

Regia di Giuseppe Tornatore

Con: Tim Roth, Mélanie Thierry e Heathcote Williams

Fonte: WIKIPEDIA