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“La Shoah ad Appignano. Storia di due famiglie: i Lowenthal e i Mancinelli”

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“La Shoah ad Appignano. Storia di due famiglie: i Lowenthal e i Mancinelli”. Oggi, sabato 21 gennaio, al Teatro Gasparrini. Medaglia d’Onore conferita dal Presidente della Repubblica ai cittadini italiani  deportati ed internati nei lager nazisti: il Prefetto di Macerata  Ferdani consegnerà l’onorificenza ai familiari dell’appignanese Amedeo Pierella. Domani, domenica 22, verrà apposta una targa commemorativa alla memoria di Maria Principi Mancinelli – In occasione delle celebrazioni del Giorno della Memoria, sabato 21 gennaio si terrà ad Appignano l’incontro aperto al pubblico dal titolo “La Shoah ad Appignano. Storia di due famiglie: i Lowenthal e i Mancinelli” al Teatro Gasparrini alle ore 21,15.

L’evento, organizzato dal Comune di Appignano  in collaborazione con la locale  Associazione A.N.P.I. condurrà i presenti in un viaggio nella storia della  Shoah in Italia con il racconto di un fatto di grande valore accaduto ad Appignano che ha visto protagonista la sig.ra Maria Principi Mancinelli.

“Il 27 gennaio  ricorre la Giornata Mondiale della Memoria, in ricordo delle vittime dell’Olocausto. Nell’immane tragedia che ha portato alla morte 6 milioni di ebrei, emergono le storie di persone comuni che si sono trasformate in eroi  come  quella della  nostra concittadina Maria Principi Mancinelli –  Ha dichiarato il Sindaco Mariano Calamita –‘Chi salva una vita, salva il mondo intero’, dice il Talmud, uno dei testi sacri dell’ebraismo e noi con grande onore  vogliamo celebrare il ricordo di Maria Principi Mancinelli che rappresenta il più alto esempio dei valori portanti della nostra comunità appignanese.”

La ricerca storiografica e la memoria di due famiglie marchigiane  i Lowenthal  di Ancona e i Mancinelli di Appignano saranno al centro del racconto condotto dallo storico prof. Marco Labbate che ripercorrerà  le vicende della persecuzione antisemita alla quale è sottoposta la comunità ebraica di Ancona sotto il fascismo, dal varo delle leggi antiebraiche alla vera e propria politica di annientamento delle vite condotta sotto la Repubblica sociale italiana dal comando nazista e dal governo fascista.

Un evento che vedrà protagonista dell’incontro  Alessandra Mancinelli, pro nipote di Maria Principi in  Mancinelli, la donna che  a disprezzo del pericolo per se stessa e per la sua famiglia, riuscì a nascondere per ben due volte ai rastrellamenti fascisti Ivo Lowenthal.  

“La Shoah ci ha insegnato che senza il rispetto e l’applicazione dei diritti umani fondamentali, le cose più terribili possono diventare realtà – ha affermato l’assessore alla Cultura Federica Arcangeli–  Celebriamo lo  straordinario  coraggio di  Maria Principi Mancinelli che rischiò la sua vita e quella dei propri familiari per salvare Ivo Lowenthal  dall’olocausto. Un esempio e un  valore da trasmettere ai giovani studenti della nostra comunità, con la potenza del ricordo e della narrazione per formare coscienze consapevoli contro ogni forma di razzismo.”

Durante le persecuzioni, i Lowenthal,  famiglia ebrea fuggita da Ancona, vennero accolti e protetti dalla comunità di Appignano fino al 19 febbraio 1944, quando una retata  della polizia al servizio del governo di Salò, catturò Guido e la moglie Eugenia Carcassoni  nel giorno del matrimonio del loro figlio Ivo. I coniugi Lowenthal furono deportati e morirono pochi mesi dopo ad Auschwitz. Il figlio Ivo riuscì a scappare e trovò accoglienza nella casa di Maria Principi Mancinelli che con grande rischio per se stessa e per  la sua numerosa famiglia, lo nascose per ben due volte dai rastrellamenti fascisti. La famiglia Mancinelli si prese cura di Ivo e lo mise in contatto con i partigiani nascosti nelle montagne. Finita la guerra, Ivo Lowenthal continuò a vivere a lungo ad Appignano con sua moglie.

La narrazione sarà accompagnata dalle letture dei giovani studenti della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo “Luca Della Robbia” di Appignano, sotto la regia delle docenti Alessandra D’Oria e Anna Maria Genga e dalle note dei  musicisti Serena Cavalletti al violino e Marco Monina alla chitarra.

A fine serata si svolgerà la cerimonia di conferimento della Medaglia d’Onore concessa dal Presidente della Repubblica ai cittadini italiani  deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra, il Prefetto di Macerata  dott. Flavio  Ferdani consegnerà l’onorificenza ai familiari dell’appignanese  Amedeo Pierella.

Per continuare a rendere omaggio alla figura della Sig.ra Maria Principi Mancinelli, domenica 22 gennaio alle ore 10, verrà celebrata dal parroco Don Gianluca una Santa Messa nella Chiesa Gesù Redentore e a seguire, nel cimitero comunale, verrà apposta presso la tomba della famiglia Mancinelli, una targa commemorativa in ceramica, realizzata dallo Studio Design Taruschio di Appignano.

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