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Anticipazioni per “Martha Argerich & Friends” del 22 giugno alle 17.35 su Rai 5: con Antonio Pappano e Mischa Maisky

marta argerich

Anticipazioni per “Martha Argerich & Friends” del 22 giugno alle 17.35 su Rai 5: con Antonio Pappano e Mischa Maisky – Prodotto dal Festival di Beppu in Giappone, dall‘Auditorium Parco della Musica di Roma, un concerto da camera con un cast stellare, in onda giovedì 22 giugno alle 17.35 su Rai 5.

Protagonisti, Marta Argerich e Tony Pappano al pianoforte per il Carnevale degli animali di Saint Säens e il grande violoncellista Mischa Maisky per la sonata per cello solo di Dmitrij Sostakovic. 

Al trio d’eccezione si sono uniti i violinisti Kyoko Takezawa e Yasushi Toyoshima e alcuni Solisti dell’Accademia di Santa Cecilia come Raffaele Mallozzi (viola), Diego Romano (violoncello), Antonio Sciancalepore (contrabbasso), Andrea Oliva (flauto e ottavino), Stefano Novelli (clarinetto), Edoardo Albino Giachino (percussioni) e Andrea Santarsiere (percussioni).

Nel programma, anche la Sonata per due violini op. 3 n. 5 di Jean-Marie Leclair, Fantasiestücke per violoncello e pianoforte op. 73 di Robert Schumann, e Happy Birthday Variations di Peter Heidrich. La regia tv è di Maria Baratta.

María Martha Argerich (Buenos Aires5 giugno 1941) è una pianista argentina naturalizzata svizzera.

È considerata «una delle più autorevoli interpreti della sua epoca, dotata, oltre che di possibilità tecniche fuori del comune, di grandi qualità evocative e di ricerca timbrica, e capace al tempo stesso di segnare le proprie interpretazioni con viva spontaneità».[1]

Martha Argerich iniziò gli studi con la madre, insegnante di pianoforte, e dai cinque ai quindici anni si formò con il pianista crotonese di scuola napoletana Vincenzo Scaramuzza, valente didatta che le insegnò col suo personale metodo, il quale prevedeva di affrontare i problemi tecnici incontrati nella musica suonata, senza esercizi di tecnica. Ha debuttato in concerto all’età di otto anni. Trasferitasi in Europa con la famiglia nel 1955, studiò in Austria con Friedrich Gulda. Frequentò inoltre i corsi di perfezionamento di Arturo Benedetti Michelangeli ad Arezzo e Moncalieri, nel 1960; col Maestro in realtà fece solo quattro lezioni. Benedetti Michelangeli, al quale, in occasione del debutto a New York della pianista, fu fatto notare come il tempo dedicatole fosse esiguo, rispose d’averle insegnato «la musica del silenzio».[2][3]

Nel 1957, a soli 16 anni e nel giro di poche settimane, vinse due importanti premi – il concorso Ferruccio Busoni di Bolzano e il concorso pianistico di Ginevra – dai quali la sua carriera di pianista ha ricevuto una spinta importante.

Nel 1965 vinse il Concorso Chopin di Varsavia.

Fin dai primi anni della sua carriera ha anche accompagnato altri strumentisti, in sonate o musica da camera.

Ha partecipato a molte giurie in occasione di importanti concorsi, creandosi la reputazione di giudice dal carattere ostinato. Ha rassegnato le dimissioni dal ruolo di giudice durante il concorso internazionale Frédéric Chopin del 1980 per protesta contro l’eliminazione al secondo turno del pianista croato Ivo Pogorelić.

È stata sposata due volte. Col compositore e direttore d’orchestra Robert Chen (Cinese: 陈 亮声; pinyin: Chén Liàngshēng) fino al 1964, con il quale ha avuto una figlia, Lyda Chen-Argerich, violinista. Tra il 1969 e il 1973 col direttore svizzero Charles Dutoit, padre della seconda figlia, Annie Dutoit, con il quale ha continuato a collaborare sia dal vivo in pubblico sia in registrazioni discografiche. Ha avuto anche una relazione col pianista Stephen Kovacevich, dalla quale è nata la figlia Stephanie Argerich.

Nel 1990 le venne diagnosticato un melanoma maligno, ma, grazie al trattamento, il cancro andò in remissione. Una recidiva nel 1995, con metastasi ai polmoni e linfonodi, richiese un secondo trattamento aggressivo al John Wayne Cancer Institute, con la rimozione di parte di un polmone e l’impiego di un vaccino sperimentale. Il tumore andò nuovamente in remissione e, per gratitudine, la Argerich tenne alla Carnegie Hall un concerto il cui ricavato fu devoluto all’istituto medico.

Venne presentata nel 2013 una pellicola intima sulla sua vita, diretta dalla figlia Stephanie: Bloody Daughter.[4]

 Foto interna ed esterna: https://www.rai.it/ufficiostampa/assets/template/us-articolo.html?ssiPath=/articoli/2023/06/Martha-Argerich–Friends-b0b32215-6c7a-45ac-b92a-0910fc0a3d88-ssi.html