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Anticipazioni per il Grande Teatro di Ostrovskij in TV del 7 ottobre alle 16.15 su Rai 5: “L’uragano”

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Anticipazioni per il Grande Teatro di Aleksandr Nikolaevič Ostrovskij in TV del 7 ottobre alle 16.15 su Rai 5: “L’uragano” – Per il Grande Teatro in TV oggi sabato 7 ottobre alle 16.15 andrà in onda su Rai 5 il dramma “L’uragano” scritto da Aleksandr Nikolaevič Ostrovski nel 1859, proposto nella versione trasmessa dalla Rai nell’ottobre 1971 con la regia di Giacomo Colli.

Gli interpreti televisivi sono Giulio Brogi ed Anna Maria Guarnieri.

Ambientato in una cittadina della provincia russa, ‘L’uragano’ ha come protagonisti due mercanti e le rispettive famiglie: il vecchio Dikoj e la ricchissima Marta Kabanova.

L’uragano (in russo Гроза?Groza) è un’opera teatrale di Aleksandr Nikolaevič Ostrovskij, rappresentata nel 1859, e considerata unanimemente il suo capolavoro.

Trama

Come nella maggior parte delle commedie di Ostrovskij, la protagonista è la classe mercantile russa, di cui si denunciano l’arretratezza, il bigottismo, il conservatorismo e l’ipocrisia di fondo.

Ne L’uragano la classe mercantile è rappresentata da due personaggi principali: il primo, Dikòi, è un burbero irascibile e ubriacone che insulta violentemente chiunque osi chiedergli del denaro, compreso quello che egli legittimamente deve ai suoi contadini e ai suoi dipendenti; la seconda è la Kabànova, vedova di un ricco mercante che sfoga sui suoi familiari (soprattutto sul figlio inetto Tichon Kabànov e sulla nuora Katerina) il suo atteggiamento bigotto e ipocrita, improntato a una serie di massime spicciole all’insegna del rispetto che i giovani devono ai vecchi, e alla funzione di potere che deve spettare in famiglia all’uomo, mentre la donna deve sempre essere sottomessa al marito.

Altri personaggi sono Varvàra, la figlia ribelle della Kabànova, che finirà per fuggire di casa, dopo essere stata reclusa dalla madre tirannica, insieme al suo amante Kudrìas; Kulìghin, forse l’unico personaggio veramente positivo dell’opera, un borghese autodidatta che sogna di scoprire il meccanismo del moto perpetuo e di vincere un premio un denaro da destinare al bene dell’umanità; e infine Boris, il nipote moscovita di Dikòi, che finirà per innamorarsi di Katerina, scatenando la tragedia finale.

L’uragano del titolo è inteso sia in senso proprio – un temporale che minaccia all’orizzonte e sta per imperversare sulla cittadina -, sia in senso metaforico, come la tempesta che si abbatterà sulla famiglia della Kabànova, spazzando via il suo buon nome e il ruolo che si era ritagliato nella società borghese e perbenista della cittadina.

Su tutti domina però la figura di Katerina, sposa infelice di un uomo succube di sua madre, dipinta come una figura combattuta fra sensualità – nei confronti del corteggiatore Boris – e inquieta religiosità, che le scateneranno un conflitto interiore fra passione e sentimento del peccato, fino al gesto estremo del finale che vede il suo suicidio gettandosi nel Volga.

Aleksandr Nikolaevič Ostrovskij (in russo Александр Николаевич Островский?Mosca12 aprile 1823 – Ščelykovo14 giugno 1886) è stato un drammaturgo russo. Considerato il fondatore del teatro russo moderno, definito da Turgenev lo “Shakespeare della classe mercantile russa”, Ostrovskij fu autore di ben quarantasette opere teatrali con le quali cominciò il teatro realistico russo.

Foto interna ed esterna: https://it.wikipedia.org/wiki/L%27uragano_%28dramma%29#/media/File:%D0%A1%D1%82%D1%80%D0%B5%D0%BF%D0%B5%D1%82%D0%BE%D0%B2%D0%B0_%D0%B2_%D1%80%D0%BE%D0%BB%D0%B8_%D0%9A%D0%B0%D1%82%D0%B5%D1%80%D0%B8%D0%BD%D1%8B.jpg