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Il film d’autore stasera in TV: “Delitto d’amore” sabato 18 novembre 2023

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Il film d’autore stasera in TV: “Delitto d’amorei” sabato 18 novembre 2023 alle 21.10 su Rai Storia (Canale 54)Delitto d’amore è un film del 1974 diretto da Luigi Comencini ed interpretato da Stefania Sandrelli, Giuliano Gemma, Brizio Montinaro e Renato Scarpa, presentato in concorso al 27º Festival di Cannes.[1]

Nullo Bronzi e Carmela Santoro lavorano nello stesso stabilimento nei pressi di Milano. Alla dura vita della fabbrica si aggiungono le ancor più dure condizioni in cui vive la famiglia di Carmela. I due si innamorano e quindi si fidanzano, ma dal loro rapporto emergono le loro opposte mentalità: quella di Nullo, senza fede, anarchica e libertaria, e quella di Carmela, legata alla sua origine meridionale, condizionata dalla famiglia, in particolare dal fratello retrogrado e violento, e da una religiosità superstiziosa.

I due si sposano in extremis con un matrimonio civile, tuttavia Carmela muore subito dopo per le esalazioni chimiche a cui era stata esposta sul posto di lavoro.

Luoghi delle riprese

Il film venne girato tra Milano (quartieri Gallaratese e Bovisa [2]) e Pioltello . Molte scene del film vennero girate nel 1973 a Cinisello Balsamo, in particolare le scene ambientate nelle corti sono state girate in alcuni vecchi edifici, oggi non più esistenti, che costituivano il nucleo storico di Balsamo.[3]

Regia di Luigi Comencini

Con Stefania Sandrelli, Giuliano Gemma, Brizio Montinaro e Renato Scarpa

Fonte: WIKIPEDIA

Nullo Branzi, un settentrionale, e Carmela Santoro, una ragazza siciliana immigrata in Lombardia, sono i due giovani protagonisti del film Luigi Comencini, con Giuliano Gemma e Stefania Sandrelli, “Delitto d’amore” in onda sabato 18 novembre alle 21.10 su Rai Storia per il ciclo “Cinema Italia”.

Il film racconta le drammatiche storie dei due ragazzi, che lavorano nello stesso stabilimento a Milano, accomunate dalla dimensione disumana e alienante della fabbrica, che finisce per ledere anche la salute fisica di Carmela. A dividerli, una totale differenza di mentalità.

La vicenda si conclude melodrammaticamente con un matrimonio civile in extremis e con la morte di Carmela, vittima della fabbrica che ha così visto un’ennesima morte bianca.

Foto interna ed esterna: https://www.rai.it/ufficiostampa/assets/template/us-articolo.html?ssiPath=/articoli/2023/11/Cinema-Italia–de11d241-9d3b-4ca6-9c41-758b20bd6c26-ssi.html