lunedì, Aprile 29, 2024
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Hamas:”Almeno 109 i morti dalla fine della tregua provocati dai bombardamenti israeliani”

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Hamas denuncia:”Almeno 109 i morti dalla fine della tregua provocati dai bombardamenti israeliani”

Subito dopo la triste notizia stamattina della rottura della tregua nella Striscia di Gaza è immediatamente ripreso il lugubre conteggio delle vittime provocate da questa guerra, che si contano quasi tutti fra le fila dei profughi palestinesi. Infatti almeno 109 residenti nella striscia di Gaza sono stati uccisi nella Striscia di Gaza durante i bombardamenti successivi alla fine della tregua fra Israele e Hamas.

Lo afferma il portavoce del ministero della Sanità di Hamas, Ashraf al-Qidreh. Oltre alle vittime si contano centinaia di feriti che si sono riversati negli ospedali già sovraffollati della Striscia di Gaza.

Fra le vittime anche il corrispondente dell’agenzia di stampa turca Anadolu, Montaser al-Sawaf. Lo riferisce la stessa Anadolu ricordando che i giornalisti morti a Gaza sono 72.

Violata la tregua a Gaza: uccisi 2 profughi palestinesi che rientravano a Gaza City

Notizie negative giungono oggi dalla striscia di Gaza dove la tregua inaugurata ieri è stata già violata stanotte a seguito della uccisione di 2 profughi palestinesi ed il ferimento di altri 13 che tentavano di rientrare nelle proprie case a Gaza City dopo il trasferimento forzato a sud disposto dalle autorità militari israeliane.

Infatti per Israele il nord della Striscia di Gaza rimane una “zona di guerra”, e l’esercito ha ribadito ai palestinesi che la tregua con Hamas non consente il ritorno degli sfollati dal sud. Gruppi di persone che risiedevano nel nord hanno tentato di tornare dal Sud nelle loro case,nonostante l’avvertimento dell’Esercito, e tra loro 15 palestinesi sono stati feriti dai militari israeliani. Due dei feriti sono poi morti, si è appreso dall’ospedale Shuhada di Deri el Ballah, nel Sud della Striscia.

Ḥamāsacronimo di Ḥarakat al-Muqāwama al-Islāmiyya (in arabo حركة المقاومة الاسلامية‎?Movimento Islamico di Resistenza, ovvero حماس, «entusiasmo, zelo, spirito combattente») è un’organizzazione politica palestinese islamista,[8][9][10] sunnita e fondamentalista,[11][12] centrale nel Conflitto israelo-palestinese. Ha un’ala militare (le Brigate Ezzedin al-Qassam)[13][14] ed è considerata un’organizzazione terroristica da Unione europea,[15] Organizzazione degli Stati Americani,[16] Stati Uniti,[17] Israele,[18] Canada,[19] da una corte in Egitto[20] e dal Giappone,[21] ed è bandita dalla Giordania,[22] mentre Australia,[23] Nuova Zelanda,[24] Paraguay e Regno Unito[25] classificano solo la sua ala militare come organizzazione terroristica.

Fondata dallo sceicco Ahmad YassinʿAbd al-ʿAzīz al-Rantīsī e Mahmud al-Zahar nel 1987 sotto la pressione dell’inizio della prima intifada come braccio operativo dei Fratelli Musulmani per combattere con atti di terrorismo lo Stato di Israele, Hamas ha commesso e rivendicato svariati attentati suicidi contro i civili israeliani, tra cui l’attentato di Gerusalemme del 1997quello di Rishon LeZion del 2002 (16 vittime civili ciascuno), il massacro del bus 37 ad Haifa (17 vittime civili, la maggior parte delle quali bambini e adolescenti) e molti altri soprattutto durante la seconda intifada, provocando centinaia di vittime civili e militari.[26][27][28][29][30] Dal 2001, ha più volte attaccato Israele con razzi, principalmente Qassam[31][32] e, in misura minore, razzi per BM-21 Grad, venendo accusata da HRW di crimini di guerra e crimini contro l’umanità.[31][33]

Hamas gestisce anche ampi programmi sociali, e ha guadagnato popolarità nella società palestinese con l’istituzione di ospedali, sistemi di istruzione, biblioteche e altri servizi in tutta la Striscia di Gaza.[34]

Lo Statuto di Hamas propone il ritorno della Palestina alla sua condizione precoloniale e l’istituzione di uno Stato palestinese. La stessa Carta dichiara che “non esiste soluzione alla questione palestinese se non nel jihād“.[35][36] Ciononostante nel luglio 2009 Khaled Mesh’al, capo dell’ufficio politico di stanza a Damasco, ha dichiarato che Hamas era intenzionato a cooperare con una “soluzione del conflitto Arabo-Israeliano che includesse uno stato Palestinese sui confini del 1967”, a condizione che ai rifugiati palestinesi venisse riconosciuto il diritto al ritorno in Israele e che Gerusalemme Est fosse riconosciuta come capitale del nuovo stato.[37][38] Tale risoluzione, ovvero l’accettazione della soluzione a due Stati, è stata ripetuta varie volte dagli esponenti di Hamas e dai suoi sostenitori.[39][40][41][42] D’altra parte Israele (insieme agli Stati Uniti) sembra accettare solo formalmente tale soluzione.[43]

Inoltre nel 2006 Isma’il Haniyeh, leader di Hamas all’epoca, ha dichiarato: «Se Israele dichiarasse di dare ai palestinesi uno Stato e ridare loro tutti i loro diritti, allora saremmo pronti a riconoscerli».

L’ala politica di Hamas ha vinto diverse elezioni amministrative locali in GazaQalqilya, e Nablus. Nel gennaio 2006 con una vittoria a sorpresa alle elezioni legislative in Palestina del 2006 con il 44% circa dei voti, Hamas ottenne 74 dei 132 seggi della camera, mentre al-Fatah, con il 41% circa dei voti ne ottenne solo 45. La distribuzione del voto però era molto differente nei vari territori: le principali basi elettorali di Hamas erano nella Striscia di Gaza, mentre quelle del Fatah erano concentrate in Cisgiordania. Questo lasciò subito presagire che, se i due partiti non avessero trovato un compromesso, sarebbe potuta scoppiare una lotta per il controllo dei due territori nei quali ciascuno dei due partiti era più radicato.[44]

A seguito della Battaglia di Gaza (2007) tra Fatah e Hamas, questa prese il controllo completo dell’omonima Striscia eliminando o allontanando gli esponenti avversari; nel quadro di tali eventi e tra accuse di illegalità[45][46] a loro volta i funzionari eletti di Hamas furono eliminati fisicamente o allontanati dalle loro posizioni dall’Autorità Nazionale Palestinese in Cisgiordania e i loro incarichi furono assunti da esponenti del Fatah e da membri indipendenti. Il 18 giugno 2007, il Presidente palestinese Mahmūd Abbās (Fath) ha emesso un decreto che mette fuorilegge le milizie di Hamas.[47]

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Foto interna ed esterna: https://it.wikipedia.org/wiki/Hamas#/media/File:Flag_of_Hamas.svg