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Suio, Comune di Castelforte in provincia di Latina,polacchi e italiani hanno scoperto una pagina sconosciuta della storia

Suio- “Ai rappresentanti della comunità polacca in Italia dobbiamo l’apertura di una nuova pagina della storia della nostra patria, perché non molti polacchi hanno sentito parlare della località di Suio e del fatto che nostri compatrioti vi hanno dato la vita qualche mese prima della battaglia principale su Montecassino” Lo ha detto Monsignor Waldemar Turek della Segreteria di Stato Vaticana. Sabato 20 gennaio a Suio (nel Lazio), Polacchi e Italiani hanno scoperto una targa dedicata alla memoria di quattro soldati polacchi.

“Appartengo a questa generazione della società polacca, che ricorda i tempi in cui non era nemmeno possibile parlare della battaglia di Monte Cassino” – ha affermato i Turek, riferendosi al periodo della Polonia Popolare – “I tempi sono cambiati, ma ricordare e rendersi conto che tante persone hanno combattuto per questa libertà, è estremamente importante per la generazione presente”. La cerimonia a Suio è stata anche l’inaugurazione delle celebrazioni per l’80.mo anniversario della battaglia di Montecassino, che si trova nella stessa regione.

Come ha sottolineato don Waldemar Turek, “con questa targa la comunità polacca locale ha voluto commemorare quattro nostri soldati che hanno dato la vita per la nostra e la vostra libertà”. Su di essa c’è l’iscrizione in italiano e in polacco: “In memoria dei soldati polacchi uccisi a Suio il 18 gennaio 1944 nella prima battaglia di Montecassino”. È stata aggiunta anche la frase in latino: Bonum certamen pugnaverunt, nobiliter ceciderunt, che tradotta significa: “hanno combattuto la buona battaglia e sono caduti nobilmente”, riferita alla frase di S. Paolo apostolo. 

La targa è stata benedetta da monsignor Arkadiusz Nocoń, che da molti anni lavora nel Dicastero Vaticano per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti. Alla cerimonia hanno partecipato rappresentanti della società italiana e della comunità Polacca in Italia, dell’Ambasciata della Repubblica Polacca presso la Santa Sede e dell’Ambasciata della Repubblica Polacca in Italia, autorità locali nonché associazioni e organizzazioni patriottiche. “L’iniziativa è nata dai rappresentanti della comunità polacca in Italia Danuta Wojtaszczyk e Krzysztof Piotrowski” – ha affermato don Turek.

Negli interventi è stata sottolineata l’importanza delle relazioni esistenti da secoli tra la Polonia e l’Italia. Si è fatto anche riferimento alle parole dell’inno polacco: “Dalla terra italiana alla Polonia”. “Esse mostrano in modo sintetico il valore di questi contatti tra la Polonia e l’Italia” – ha sottolineato.

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I relatori hanno sottolineato anche il ruolo della memoria storica per i tempi attuali. “Ciò che mi rimarrà impresso di questa cerimonia in particolare è che in vari modi cerchiamo di apprezzare l’importanza di ricordare coloro che hanno combattuto contro gli invasori” – ha sintetizzato don Waldemar Turek.

Stanisław Wołoszowski, Ferdynand Decker, Henryk Klajber e Stefan Słowiński sono morti il 18 gennaio 1944 a Suio, circa 30 km da Monte Cassino, durante la prima battaglia sulla famosa collina. Appartenevano alla compagnia indipendente sotto il comando britannico, che in seguito divenne parte del 2 Corpo Polacco del Generale Władysław Anders.

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