giovedì, Maggio 16, 2024
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Seconda riunione per la Consulta Comunale per la Disabilità

GROTTAMMARE – Il pomeriggio del 31 agosto, presso lo chalet “Nord-Est” di Grottammare, si è riunita la Seconda Consulta Comunale per la Disabilità. Durante l’incontro, 6 disabili, tra i quali il presidente della Consulta Giuseppe Greco, hanno discusso delle problematiche che affliggono i diversamente abili residenti a Grottammare.

I disagi più importanti sono sempre collegati al trasporto e alle barriere architettoniche. Infatti, le richieste emerse dalla riunione sono state incentrate principalmente su questi due temi.

Il pulmino dedicato al trasporto dei disabili dev’essere prenotato con largo anticipo ed è spesso utilizzato anche da anziani e malati. Inoltre, gli orari rimangono privi di elasticità ed il servizio è totalmente assente la sera. Tutto ciò rende praticamente impossibile l’accesso ad attività ludiche per i disabili della città.

Molti marciapiedi rimangono di difficile accesso per le carrozzine, soprattutto se a motore, e le passerelle degli chalet sono troppo strette e terminano ad una distanza troppo elevata dal mare. Le carrozzine su di esse non possono neanche effettuare un’inversione senza un aiuto. Occorrono quindi passerelle più larghe e lunghe, o almeno la creazione di piazzole al termine delle stesse, per permettere ai disabili di tornare indipendentemente indietro. Altra soluzione sarebbe il Job, o macchinari simili, che renderebbero ancor più accessibile il mare ai diversamente abili.

Durante la serata è stato fatto notare come anche la struttura del comune sia ricca di barriere architettoniche. Le porte sono troppo strette, una parte degli uffici è resa inaccessibile da uno scalino sprovvisto di scivolo ed i bagni, oltre a non essere a norma, sono anche impossibili da raggiungere.

Infine, sono emerse ulteriori problematiche riguardanti il progetto “Vita Indipendente”. Quest’ultimo ha, sì, aumentato il finanziamento dedicato alle ore di accompagno per i disabili, ma rendendo tutto più complesso per gli stessi. Infatti, ora i portatori di handicap che usufruiscono del progetto devono anticipare di tasca propria i fondi dedicati ai servizi che gli occorrono. Inoltre, mentre per alcuni potersi organizzare in completa autonomia sembra un vantaggio, per altri è uno stress enorme. Emerge, dunque, la necessità di una figura che aiuti alcun i disabili, soprattutto se soli o con i genitori anziani, ad organizzare le risorse messe a loro disposizione.

Lorenzo Pallotta