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I Testimoni di Geova di San Benedetto e dintorni ricordano la morte di Gesù

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sabato 31 marzo, le comunità locali dei testimoni di Geova di San Benedetto, Acquaviva, Grottammare e Cupra si riuniranno dopo il tramonto per la Commemorazione della Morte di Cristo nelle loro Sale del Regno e in altri locali del territorio. Si tratta della più importante celebrazione di questa confessione cristiana, che trae origine dal comando che diede Gesù stesso agli apostoli durante l’ultima cena: “Continuate a fare questo in ricordo di me”.

Lo scorso anno hanno assistito alla celebrazioni oltre mille persone, fra testimoni di Geova, simpatizzanti e altri visitatori di fedi diverse.  In tutta Italia sono stati 435 mila coloro che si sono radunati per l’evento nelle oltre 3mila comunità sparse su tutto il territorio nazionale. In tutto il mondo circa venti milioni. Come avviene in tutti gli incontri dei Testimoni, l’ingresso è libero e non si fanno collette. Ogni anno la Commemorazione della morte di Gesù viene celebrata dai testimoni di Geova nel giorno in cui secondo la tradizione morì il Figlio di Dio, corrispondente al 14 nisan del calendario ebraico. La giornata di commemorazione in programma, è stata preceduta da una campagna d’inviti personali svolta in maniera capillare nel territorio, dai testimoni locali.

La celebrazione avrà inizio con un canto e una breve preghiera. Dopodiché un ministro di culto pronuncerà un discorso per chiarire le ragioni per cui Geova Dio mandò Suo Figlio sulla terra a morire per tutta l’umanità. Come fece Gesù durante l’ultima cena, saranno passati fra i presenti pane non lievitato e vino rosso, che per i testimoni di Geova simboleggiano rispettivamente il corpo e il sangue del Figlio di Dio. Infine, un altro canto e una preghiera concluderanno la cerimonia, che durerà complessivamente circa un’ora. Una delle celebrazioni verrà svolta anche in lingua spagnola a beneficio dei tanti stranieri latini residenti nelle province di Ascoli e Teramo.

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