giovedì, Aprile 25, 2024
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Macerata, notificato avviso chiusura indagini per Innocent Oseghale

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MACERATA  – Chiuse le indagini nei confronti di Innocent Oseghale, attualmente recluso nel carcere di Marino del Tronto (Ascoli Piceno), per l’omicidio di Pamela Mastropietro. Queste le accuse di cui deve rispondere: omicidio volontario aggravato in quanto commesso nell’ambito una violenza sessuale, vilipendio, distruzione, occultamento di cadavere e violenza sessuale ai danni di una persona in condizioni di inferiorità psichica o fisica. E’ caduta invece, lo ricordiamo, l’accusa di omicidio, relativamente alla brutale uccisione di Pamela, per Desmond Lucky e Lucky Awelima .Ed ora quest’ultimo è pronto a chiedere il risarcimento per ingiusta detenzione allo Stato italiano. In teoria rimane comunque in carcere per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.  L’esame autoptico effettuato dal dottor Marco Cingolani esclude che una sola persona possa aver in breve tempo ucciso la ragazza, smembrato, fatto a pezzi, ripulito con una precisione chirurgica il corpo della 18enne romana, che si é “volontariamente” allontanata dalla comunità di recupero Pars di Corridonia, all’interno della quale era entrata nel mese di ottobre per seguire un percorso di recupero. Tra l’altro la famiglia puntualizza che Pamela non era una tossica ma che la tossicodipendenza sarebbe dipesa da un disturbo della personalità.  “Il 30 gennaio Innocent mi telefonò chiedendomi se volevo andare a stuprare una ragazza che dormiva”. A pronunciare la frase choc, intercettata dagli inquirenti nel carcere di Ancona, è Lucky Awelima mentre parla con Desmond Lucky. Il Procuratore di Macerata ha chiaramente affermato di aver inviato uno specifico quesito al dottor Cingolani, che ha effettuato l’autopsia, e che la risposta è stata la seguente: “Nell’arco di tre ore è impossibile che abbia potuto portare a compimento il tutto una sola persona”. Ora però si profila un quadro non rassicurante: o c’è un assassino a piede libero (forse il terzo Dna rinvenuto nell’appartamento di via Spalato – anche se in quantità irrilevante) oppure Oseghale è in grado di compiere operazioni di tipo chirurgico che anche il dottor Cingolani esclude possano essere state compiute da una sola persona.

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