lunedì, Maggio 13, 2024
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Macerata, Villa Lauri: al via i lavori per trasformarla in un Istituto Confucio modello

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L’edificio permetterà di realizzare uno straordinario centro di ricerca di livello internazionale. Prevista per il 2020 la conclusione dei lavori, cofinanziati dalla Cina. Il parco sarà riaperto al pubblico

E’ iniziata una nuova era per Villa Lauri: l’Università di Macerata ha dato avvio al primo stralcio dei lavori di restauro, recupero e ristrutturazione edilizia dei blocchi centrale ed ovest dell’edificio principale che, insieme agli altri immobili sparsi nei quattro ettari e mezzo di parco, si sviluppa su una superficie lorda di oltre quattromila metri quadri.

Sulla base dell’accordo stipulato con il Quartier Generale degli Istituti Confucio della Repubblica Popolare Cinese, che ha concesso all’Ateneo un cofinanziamento di due milioni di euro, all’interno della Villa sarà realizzata la sede di un “Istituto Confucio Modello”, costituita da spazi bibliotecari, sale riunioni, laboratori didattici, uffici, oltreché una residenza universitaria per studenti e docenti dell’Istituto.

Ieri mattina i vertici dell’Ateneo – il rettore Francesco Adornato, il direttore generale Mauro Giustozzi – e dell’Istituto Confucio – il presidente Luigi Lacchè e il direttore Giorgio Trentin – hanno effettuato un sopralluogo al cantiere, ora in piena attività, guidati dall’architetto Francesco Ascenzi, responsabile dell’area tecnica di Unimc.

Una sede di così grande prestigio – è stato detto – permetterà di disporre di una piattaforma su cui costruire altri progetti, aprire negoziati su altri fronti, realizzare, anche grazie alla sinergia con il China Center di Unimc, uno straordinario centro culturale, scientifico e socioeconomico dedicato alla galassia “Cina” in grado di offrire una ribalta internazionale a Macerata e al suo territorio.

I lavori saranno eseguiti dal Raggruppamento Temporaneo di Imprese formato dalle ditte “MEG Costruzioni S.r.l.” e “Salvatore Di Meo Costruzioni & Appalti S.r.l.”. L’intervento costerà complessivamente quattro milioni e 800 mila euro. La conclusione dei lavori è prevista per la primavera del 2020.

Contemporaneamente l’Università di Macerata ha attivato le procedure per gli altri interventi da realizzare all’interno del medesimo edificio: attraverso l’utilizzo di una quota dei fondi ricevuti nell’ambito dell’Accordo di Programma siglato con il Miur nel 2017, provvederà al recupero dell’ala est dell’edificio principale, mentre con i fondi che riceverà nell’ambito della Legge 338/2000, rimetterà in funzione i differenti padiglioni distribuiti all’interno del parco.

Infine, insieme al Comune di Macerata, tramite l’utilizzo dei fondi stanziati dalla Regione Marche per la tutela del patrimonio culturale, si provvederà al recupero ed alla riapertura al pubblico dell’imponete parco di oltre quattro ettari, che ospiterà al suo interno un percorso ciclo-pedonale di circa un chilometro immerso all’interno di un ricco e vario patrimonio botanico vegetazionale.

 

La storia di Villa Lauri

Il primo documento storico che riguarda Villa Lauri è un manoscritto conservato presso la Biblioteca Comunale di Macerata, mediante il quale si ipotizza che la villa sia stata progettata nel 1841, per il conte Lauri, dall’architetto Ireneo Aleandri, lo stesso progettista dello Sferisterio di Macerata.

Tra il 1873 ed il 1885 la scrittrice inglese Margaret Collier fu ospite del conte Lauri all’interno del complesso e nel suo libro “La nostra casa sull’adriatico“, oltre a descrive minuziosamente il parco, i padiglioni ed alcuni ambienti, racconta i momenti di vita che si svolgevano nella tenuta. Questi racconti fanno emergere come l’edificio fosse stato pensato per accogliere, gratificare e stupire, con vegetazioni, animali ed edifici di ogni genere, gli importanti ospiti nazionali ed internazionali del proprietario.

Alla morte del conte Tommaso Lauri, avvenuta nel 1894, la villa fu donata alla Congregazione di Carità, la quale nel 1901 la cedette alla Provincia che ne fece la sede distaccata del Manicomio Provinciale di Santa Croce.

Durante la prima guerra mondiale Villa Lauri venne ceduta provvisoriamente all’Autorità Militare che la utilizzò per ricoverare i militari malati di vaiolo. Il 16 marzo 1920 venne sottoposta a vincolo da parte della Reale Soprintendenza per la Conservazione dei beni monumentali. Nel 1924, dopo un fallito tentativo di vendita, la Provincia dispose di destinare la Villa ad uso sanatorio per malati di tubercolosi. In base a questa nuova destinazione tra il 1926 ed il 1930 furono costruiti alcuni accessori a servizio del sanatorio, quali la lavanderia e la portineria. E’ di questo periodo lo smantellamento delle serre e la costruzione della nuova ala ad ovest che infatti possiede una evidente vocazione ospedaliera.

Nel 1932 l’area del parco consolidato venne ampliata verso ovest mediante l’acquisto di un’area dove fu costruito un garage che ospitava il macchinario mobile per le radiografie. Pochi anni dopo fu realizzato anche un ampliamento ad est della parte storica originaria.

Abbandonata definitivamente nel 1982, Villa Lauri è stata acquistata dall’Università di Macerata nel 2002.

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