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Roberta e Nicoletta: altre due donne uccise. Quando la vita non vale piu’ nulla

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Roberta e Nicoletta: altre due donne uccise. Altri due efferati delitti. Le storie e i moventi alla base dei due omicidi sono assolutamente diversi e non assimilabili tra loro, ma mettono in evidenza come stia passando il concetto che la vita umana non vale piu’ nulla. Non e’ il fatto che siano donne. Sono solo le ultime due storie, in ordine cronologico, che parlano di una lunga scia di delitti avvenuti per le motivazioni piu’ disparate ma per lo piu’ quasi sempre legate a fattori di natura sentimentale. Si uccide per gelosia, per rancore, perche’ non si accetta una separazione, per togliere di mezzo una rivale in amore.

Si uccide ormai con una facilita’ che fa rimanere basiti. Persone in teoria dalla vita pressoche’ normale, si trasformano in feroci killer. Si ignora la linea di demarcazione che dovrebbe separare bene e male, si ignora il rispetto della vita umana. Tutto e’ concesso, tutto e’ lecito. Una fragilita’ dei nostri tempi, divorati dal caos e dall’assenza di linee guida.

Il narcisismo sembra ormai l’unico valore universalmente riconosciuto. E, per soddisfarlo, si arriva anche ad uccidere.

Roberta Priore, 53 anni, e’ morta soffocata dall’ex compagno. L’uomo e’ stato fermato dalla Squadra Mobile di Milano. La loro era stata una storia densa di litigi e di incomprensioni, seppure non fosse iniziata da molto. E l’ultimo alterco, poi degenerato, si e’ trasformato in tragedia. L’ex compagno l’avrebbe infatti soffocata con un cuscino, poi rinvenuto accanto al cadavere della donna. Nell’abitazione della 53enne e’ stato rilevato anche un principio di incendio.

Quella di Marsala, poi, e’ una storia agghiacciante. Nicoletta Indelicato, 25 anni, e’ stata uccisa con 6 coltellate, e poi data alle fiamme. Alla base del delitto ci sarebbe stato un “forte risentimento” da parte della migliore amica, Margareta, con la quale era uscita sabato sera. Il suo cadavere è stato rinvenuto a seguito della confessione del 34enne Carmelo Bonetta, in stato di fermo come Margareta. Sarebbe stato proprio l’uomo, insegnate di balli caraibici, a fornire gli elementi per ricostruire la dinamica dell’omicidio ed individuare il luogo dove si trovava il corpo.

Per quanto riguarda il movente, sono invece ancora molti gli elementi da chiarire. Margareta e Nicoletta erano amiche.  Entrambe originarie della Romania, erano state adottate da due famiglie marsalesi. Forse anche per questo il loro legame si era stretto in maniera forte. Fino al momento dell’omicidio. Sabato sera sono uscite, ma era gia’ pronta la trappola. Bonetta, che ha una relazione con Margareta, era nascosto nel portabagagli. All’uscita dal locale dove si erano recate insieme, sono andate in una zona di campagna. Poi avrebbero iniziato a passeggiare. A quel punto l’uomo sarebbe uscito dal portabagagli prendendola a coltellate. Una volta morta, la coppia diabolica le ha dato fuoco.

Da quello che e’ stato possibile apprendere, Nicoletta avrebbe avuto una breve simpatia per Bonetta, che ha poi allacciato la relazione con Margareta. E sarebbe stato proprio in questo ambito che sarebbe maturato l’omicidio. Gelosia, rancore. Forse Nicoletta aveva detto in giro qualcosa di troppo sul fidanzato dell’amica. E per questo ha pagato con la vita. Che sembra, oggi come oggi, non abbia piu’ questo gran valore.

Lucia Mosca

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