giovedì, Aprile 18, 2024
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Panificatore marsalese contrappone il suo presepe di pane alla blasfemia del Museo Macro di Roma

museo macro

E’ di questi giorni che precedono il Natale la notizia della rimozione del cartellone affisso al Museo Macro di Roma, museo di arte contemporanea, recante una sacrilega e blasfema immagine con evidenti riferimenti alla pedofilia omosessuale, forse con il preciso intento di ferire la cristianità, dal titolo “Ecce Homo”, “Erectus”. L’immagine riproduceva Gesù con una evidente erezione, eccitato davanti ad un bambino inginocchiato a cui teneva la testa. E ora chiediamoci: come è possibile, nel rispetto della libera espressione, che si possa cadere eticamente ed ignobilmente così in
basso?

Il rispetto dell’essere umano è forse stato abrogato? O il frutto della “modernità” consente il poter calpestare ogni dignità e in questo caso anche il rispetto della cristianità e di chi in essa si riconosce? Si devono ringraziare alcuni esponenti di Fratelli d’Italia che, essendosi accorti immediatamente dell’inqualificabile cartellone, hanno immediatamente posto in essere tutte le azioni necessarie per metterne in atto la rimozione, tra cui una interrogazione al Sindaco di Roma.

Il manifesto affisso al Museo Macro in periodo di festività Natalizie


Si tratta, tra l’altro, di un cartellone affisso al Museo Macro in un momento particolare della nostra cultura e tradizione Cristiana, il Natale, che evoca la natalità di Cristo, e per di più nella città che è il fulcro del Cattolicesimo.

E’ pur vero che inspiegabilmente e forse per eccesso di “buonismo” si tende a offuscare questa festa e questa tradizione, motivando il tutto superficialmente con un presunto rispetto verso altre religioni.
Scuole che non allestiscono più il presepe e che non promuovono quegli spazi natalizi al canto che tanto univano ed addolcivano tutti. Casi sempre più frequenti.

Chissà perché poi una brano come “Tu scendi dalle stelle” possa infastidire e quindi essere bandita, mentre poi “O bella ciao” che ha una matrice diversa e certamente più divisiva, debba essere cantata a scuola ed addirittura nel parlamento Europeo. Farà certamente felici tutti il venire a conoscenza della realizzazione di un artigiano panificatore di Marsala,
che, all’interno del suo panificio “L’Arte del Pane”, ha allestito un piccolo presepe dove la grotta e la stella cometa sono realizzati con il pane.
Parliamo di un alimento forse tra i più antichi: sembrerebbe infatti che le più antiche tracce di questo prodotto risalgano a 12.000 anni or sono.
Un alimento semplice e oggi, in varie forme, conosciuto da tutti e con il quale Baldassare lo Grasso ha avuto l’idea di allestire,nel suo negozio, utilizzando una delle classiche forme , la “pagnotta”, il
presepe, in particolare la grotta che accolse il Bambino Gesù e poi forgiando manualmente la Stella cometa che nella simbologia Cristiana guidò i Re Magi al cospetto del Futuro Re.

In un periodo in cui il presepe difficilmente viene allestito nei negozi,
questa si attesta sicuramente come una piacevole “anomalia”.
Intenerisce gli adulti che ricordano i tempi in cui la festività del Natale era un momento di unione familiare e incuriosisce i bambini che per loro natura sono attratti dai misteri del Natale.

Un grazie quindi a chi con semplicità, utilizzando prodotti artigianali, ha voluto dedicare all’interno dei propri spazi un’area per riprodurre ciò che da oltre 2000 anni rappresenta la nascita della cristianità, amata e
contrastata, avvolta da misteri ma proprio per questo forse ancor più affascinante. Una natalità che divide chi non crede ed unisce chi crede.


Ettore Lembo

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