martedì, Aprile 23, 2024
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Roma: “Discarica di Monte Carnevale, il sindaco Virginia Raggi messa ko da FdI e dai suoi stessi Grillini, ed ora?”

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ROMA – Non c’è pace per il Sindaco di Roma Capitale Virginia Raggi, dopo la discutibile decisione dello stop parziale alle auto a benzina e totale per le auto diesel anche a quelle di nuova generazione (Euro6) a causa dell’inquinamento, i continui disagi al traffico dovuti a guasti, incendi, degli autobus, alla chiusura di alcune stazioni della metro per la cronaca la stazione Barberini rimane chiusa perché i controlli del Ministero hanno dato esito negativo sui lavori, altre tegole si sono abbattute sulla sua
testa. In corso Trieste, petizione e protesta dei residenti contro il provvedimento del Comune che intende abbattere i 157 pini ritenuti a rischio crollo, ma che i cittadini attribuiscono alla mancanza
di manutenzione.

Ma la il fatto più importante consiste nella mozione presentata in aula da Fratelli d’Italia contro la discarica di Monte Carnevale, per cui i residenti della zona di Ponte Galeria e dintorni avevano protestato davanti il Campidoglio, che è passata a mani basse e per di più con i voti di 10
consiglieri dello stesso partito della Raggi e 3 astenuti, mettendo di fatto ko il Sindaco.


Situazione che dovrebbe stimolare le dovute riflessioni, dal momento che una questa era una situazione sulla quale il sindaco aveva puntato per dare un po’ di respiro al problema dello smaltimento rifiuti, che vede la Capitale fortemente a disagio e che ora non solo si aggrava ma pone il sindaco in una sorte di sfiducia anche da parte di coloro che la dovrebbero sostenere.
Alla luce di tutto questo, abbiamo sentito il Delegato ambiente di Fratelli d’Italia Marco Visconti, al quale abbiamo fatto alcune domande.

Situazione tragica, quello dell’ambiente di Roma Capitale, sembra che tutto si ribelli contro il Sindaco.
“Quello che sembra è che tutto si ribelli a causa del sindaco contro i cittadini romani, non è una novità perché la situazione per ciò che concerne l’intera vicenda ambientale nella capitale, è la
stessa da ormai tre anni”.
Come è potuto accadere che lo stesso movimento 5 stelle abbia potuto disconoscere, quasi a sfiduciare il sindaco?

“Ritengo che quando un sindaco riceva una bocciatura così netta dalla stessa aula che dovrebbe rappresentarla, allora significa che anche nel movimento 5 stelle esistono esponenti intellettualmente onesti che per poter fare gli interessi dei cittadini devono necessariamente
contrastarla.”

Secondo Lei, cosa dovrebbe accadere ora, e quali conseguenze per Roma?
“Credo che oggi il Sindaco, che ha già da tempo perso la maggioranza tra i cittadini, possa prendere per la prima volta e seriamente la decisione di dimettersi posto che nessun sindaco, a mia memoria, non è mai stato messo ko in maniera così forte su una delibera tanto importante sul
tema rifiuti che è oggi centrale per l’amministrazione di questa città.

Mi auguro che presto si possa tornare al voto per risollevare con pazienza le sorte di una capitale che dall’esperienza Raggi ne esce con le ossa rotte.”
Di sicuro un domani la cosa che i romani ricorderanno del sindaco in questione, se vorranno leggere il libro di Claudio Gerini, “C’era una (prima)volta”, edito da Rogiosi che uscirà il 1 febbraio, è il fatto che abbia potuto dormire al Campidoglio per una notte nel sacco a pelo nella notte tra il 19 ed il 20 novembre 2018. Non una notte qualsiasi, ma la notte che precedeva l’abbattimento delle ville dei Casamonica, così
come riportato da Roberta Marchetti di “RomaToday”.


Ettore Lembo

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