mercoledì, Maggio 15, 2024
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Genova, travolge con l’auto 4 giovani e scappa: grave una ragazza incinta

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GENOVA – Una donna, grida: “Sta scappando, sta scappando”. Lui non si ferma per prestare soccorso, ma verrà presto identificato grazie alle testimonianze e alla targa caduta nello scontro. Un episodio terribile quello che si è verificato in città nella notte tra sabato e domenica, poco dopo le 23. L‘auto pirata si è lanciata in una folle corsa travolgendo uno scooter e una comitiva di ragazzi, tra cui alcuni minori, che stavano facendo due chiacchiere in piazza Pedegoli a Quezzi, quartiere alla periferia di Genova.

Alla guida della vettura, un suv Bmw, un giovane di 23 anni, che è poi risultato essere negativo ai test relativi al consumo di alcol e droga. Si dà alla fuga, ma verrà arrestato diverse ore dopo.

Nell’urto lo scooter prende fuoco. I residenti della zona scendono in piazza per cercare di spegnere le fiamme e prestare soccorso ai giovani investiti.

Da quanto è stato possibile apprendere quattro ragazze sarebbero rimaste ferite, due delle quali, tra cui una incinta, in gravissime condizioni. L’altra rischierebbe addirittura di perdere una gamba.

Il 23enne non sembrerebbe essere nuovo a episodi di questo tipo. Dopo aver travolto lo scooter ed il gruppo di amici, si sarebbe preoccupato esclusivamente di smontare il pezzo anteriore del suv rimasto incastrato nell’urto per poi risalire in auto e darsi alla fuga.

Secondo la ricostruzione dei fatti operata dalla Polizia di Stato, il giovane, mentre percorreva via Daneo in direzione monte alla guida della sua auto, avrebbe perso il controllo del mezzo, andando ad urtare violentemente contro un motociclo parcheggiato.

Quest’ultimo sarebbe quindi stato sbalzato contro le 4 ragazze sedute su una panchina di Piazzetta Pedegoli, perdendo carburante ed incendiandosi.

Il 23enne sarebbe quindi sceso immediatamente dall’auto, ma invece di soccorrere le vittime, che stavano invocando aiuto, si sarebbe preoccupato di liberare la parte frontale della sua auto incastrata tra i detriti per riuscire a darsi alla fuga.

La Polizia Locale, giunta sul posto insieme ai soccorsi, ha effettuato i rilievi connessi all’attività di infortunistica stradale, ha ascoltato i testimoni presenti  e, in seguito al sopralluogo, ha rinvenuto sul sito dell’incidente la targa della vettura. A questo punto è stato possibile ricostruire l’identità del giovane. Gli agenti della Polizia Locale si sono recati presso la sua abitazione dove hanno sequestrato l’autovettura, ma non hanno trovato il ragazzo, hanno così diramato le ricerche a tutte le Forze di Polizia.

La Sala Operativa della Questura ha quindi immediatamente  provveduto ad effettuare il “positioning” telefonico, anche per salvaguardare l’incolumità del 23enne che a causa dello shock avrebbe potuto commettere qualche gesto insano. Verso le 4.00 del mattino gli agenti delle volanti, seguendo l’ultima cella agganciata dal telefono del fuggitivo, lo hanno finalmente avvistato mentre cercava di nascondersi tra le auto in sosta di via Tortona.

Tre delle quattro vittime, di età compresa tra i 16 e i 19 anni, sono state condotte in ospedale in codice rosso a causa delle gravi lesioni, dovute sia all’urto che alle ustioni.

L’investitore, riconosciuto da alcuni testimoni in seguito all’attività svolta nelle prime ore della mattina in Questura, dove erano presenti anche gli agenti della Polizia Locale, è stato condotto al carcere di Marassi”.

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