Emmanuel Macron schiaffeggiato durante una visita nel sud della Francia
Due persone sono state arrestate dopo che Emmanuel Macron è stato schiaffeggiato da un passante durante una visita nel sud della Francia.
I filmati circolati sui social media hanno mostrato l’incidente a Tain-l’Hermitage, a circa 90 chilometri a sud di Lione. Macron, che era in visita presso una scuola alberghiera della Drôme, è stato colpito al viso mentre stringeva la mano ad un uomo.
La prefettura ha confermato la notizia ed i due arresti in un breve comunicato diffuso dopo l’incidente, avvenuto intorno alle 13.15 di ieri.
“Il presidente è tornato in macchina dopo aver visitato una scuola superiore ed è uscito perché gli spettatori lo stavano chiamando”, hanno detto le autorità. “E’ andato loro incontro ed è lì che è successo l’incidente”.
“L’uomo che ha cercato di schiaffeggiare il presidente, e un altro individuo, sono attualmente detenuti dalla gendarmeria di Tain-L’Hermitage”.
Politici uniti indignati per lo ‘schiaffo’ di Macron
I politici francesi di tutto lo spettro politico si sono affrettati a condannare il gesto.
“La politica non può in alcun modo essere violenza, aggressione verbale e ancor meno aggressione fisica”, ha detto ai parlamentari il primo ministro francese Jean Castex.
Xavier Bertrand, ex membro del Partito Repubblicano e presidente della regione Hauts-de-France, ha definito il gesto “inaccettabile” su Twitter, aggiungendo: “Nessun disaccordo politico potrà mai giustificare la violenza”.
Anche la leader del National Rally (ex National Front) Marine le Pen ha commentato l’incidente, dicendo ai giornalisti: “Io sono il primo avversario di Emmanuel Macron, ma lui è il presidente della Repubblica.
“Come tale, possiamo combatterlo politicamente, ma non possiamo permetterci di subire la minima violenza. Questo comportamento è inaccettabile e profondamente deplorevole in una democrazia”.
Jean-Luc Mélenchon, leader del gruppo La France Insoumise, ha twittato: “Sono solidale con il presidente”.
Anche il deputato di La République en Marche Sacha Houlié ha dichiarato al parlamento che l’incidente “richiede la condanna e la consapevolezza da parte di tutti del modo in cui ci comportiamo”.
All’accaduto ha reagito infine l’ex presidente Francois Hollande, scrivendo su Twitter: “Attaccare il Presidente della Repubblica è dare un colpo insopportabile e intollerabile alle nostre istituzioni. Di fronte a questo gesto indicibile, l’intera nazione deve mostrare solidarietà al Capo dello Stato.”
I due fermati si chiamano Damien e Arthur e hanno entrambi 29 anni. Stando a “fonti informate” citate da Le Figaro, i due graviterebbero nell’ambiente dei “gilet gialli”. Sono originari del vicino paese di Saint-Vallier e incensurati. A dare lo schiaffo è stato Damien, esperto di arti marziali, in particolare kendo, e delle antiche arti marziali europee.
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