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Il film drammatico stasera in TV: “Ayla – La figlia senza nome” domenica 5 dicembre 2021

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Il film drammatico stasera in TV: “Ayla – La figlia senza nome” domenica 5 dicembre 2021 alle 21.10 su Rai Movie

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Ayla: la figlia senza nome ( turco : Ayla ) è un film drammatico turco del 2017 diretto da Can Ulkay. È stato selezionato come candidato turco per il miglior film in lingua straniera ai 90esimi Academy Awards , ma non è stato nominato. [3] [4]

La Turchia invia una brigata in Corea del Sud a seguito della richiesta di aiuto delle Nazioni Unite quando la Corea del Nord invase la Corea del Sud nel 1950. Il sergente Süleyman, uno dei soldati della brigata inviata, trova una bambina la cui madre e padre erano assassinato sul campo di battaglia notturno.

Una giovane ragazza quasi congelata viene salvata da Süleyman, che le dà il soprannome di Ayla perché l’ha trovata al chiaro di luna. I due formano un’amicizia nonostante la barriera linguistica tra loro, ma vengono separati quando Süleyman ha dovuto tornare a casa. [5] [6]

Le riprese della storia, che è stata adattata da una storia reale durante la guerra di Corea iniziata nel 1950, sono iniziate nel 2016. citazione necessaria ]

Ayla si basa sulla storia vera di Kim Eun-ja e Süleyman Dilbirliği, la cui reunion vita reale è stato mostrato nel 2010 Munhwa Broadcasting Corporation documentario Kore Ayla diretto da Chuncheon MBC . [3] [7] [8] Nel casting tenutosi in Corea del Sud nel 2016, l’attrice bambina Kim Seol, che in precedenza aveva interpretato il ruolo di Jin-ju nella popolare serie televisiva sudcoreana Reply 1988 , è stata scelta per il ruolo della giovane Ayla. [8] Ko Eun-min ha interpretato il ruolo della madre della giovane Ayla. [9]

Il film è stato sponsorizzato da Turkish Airlines , con il sostegno del Ministero della Cultura e del Turismo turco . La maggior parte delle riprese è stata effettuata in Turchia. [3] [5] Le riprese in Turchia sono state completate nel giugno 2017. [9] La prima proiezione del film Ayla si è tenuta l’11 settembre 2017 nell’ambito del Toronto International Film Festival . [senza fonte ] Il film è uscito il 27 ottobre 2017 in Turchia e il 21 giugno 2018 in Corea del Sud

Regia di Can Ulkay

Con: Çetin Tekindor

Fonte: WIKIPEDIA

Semplicemente Carla. Un titolo che è una scelta: questo film – il primo mai realizzato sulla straordinaria vita della più grande ballerina italiana di tutti i tempi – racconta la donna Carla Fracci.

 Prendendola a esempio di un modo di vivere la femminilità all’avanguardia rispetto all’epoca in cui è nata. Carla è stata talento, determinazione e professionalità assoluti. Ma è stata, anche, capace di chiedere alla vita le gioie più intime dell’amore, del matrimonio e della maternità.

Realizzato con la consulenza diretta della stessa Carla Fracci, del marito Beppe Menegatti e della loro collaboratrice storica Luisa Graziadei, il film, in onda il 5 dicembre alle 21.25 su Rai1, è liberamente ispirato all’autobiografia Passo dopo passo – La mia storia e ripercorre il percorso umano e professionale di un’icona della danza mondiale, definita dal New York Times nel 1981 “prima ballerina assoluta”.

La sfida di prestare volto e corpo a una delle più grandi étoile del XX secolo è stata accolta da Alessandra Mastronardi insieme all’occasione unica di respirare le atmosfere del Teatro alla Scala. È la prima volta, infatti, che gli spazi del prestigioso teatro vengono concessi a una produzione fiction, supportata anche dal patrocinio della Regione Lombardia e dal contributo del Comune di Orvieto.

Il film, girato tra Roma, Orvieto e Milano, parte da Carla bambina nell’immediato dopoguerra e la segue, poi adolescente e giovane donna, nella Milano degli anni ‘50-’60, per raccontarne l’ascesa al successo e la difficile scelta di diventare mamma in un momento cruciale della sua carriera.

Una storia di coraggio e abnegazione in cui Carla, già a dieci anni, è messa alla prova per entrare alle selezioni del Teatro alla Scala. La direttrice Bulnès la trova “gracilina” ma lei non si arrende: figlia di un tramviere, conosce il valore del sacrificio e supera compagne che sono lì per diritto di nascita.

A 19 anni Carla è scelta dal regista Luchino Visconti per ballare Lo spettro della Rosa dopo l’esibizione di Maria Callas. Trionfa tra gli applausi della Scala segnando l’inizio della sua ascesa.

Carla prosegue nella sua brillante carriera e velocemente conquista nuovi palcoscenici in Italia, Europa e quindi nel mondo. Nel 1964 la proposta di matrimonio e, qualche anno più tardi, Carla resta incinta e in tanti prospettano la fine della sua carriera, ma lei intende dimostrare che una étoile può essere anche mamma, senza dover rinunciare a nulla.

Così la storia torna al 1970: alla vigilia de Lo Schiaccianoci la paura di non farcela si fa reale quando Carla si infortuna a una caviglia. “Vederti danzare è un regalo che tu fai a tutti noi, tu sei la danza stessa” le ricorda l’amica Ginevra, accorsa nel momento di maggiore sconforto. Carla si fa forza, le tornano in mente tutte le conquiste, i sacrifici e l’equilibrio magico delle libellule che osservava da bambina.

Entra sul palco della Scala dove ad attenderla c’è Rudy che la solleva trionfante.