Anticipazioni per “Insider. Faccia a faccia con il crimine” del 26 febbraio alle 21.45 su Rai 3: con Roberto Saviano il boss del Rione Sanità
Quattro appuntamenti con Roberto Saviano in prima serata
Un esclusivo faccia a faccia tra Roberto Saviano e Giuseppe Misso, boss del Rione Sanità, oggi collaboratore di giustizia, per il terzo appuntamento di Insider, in onda sabato 26 febbraio alle 21.45 su Rai 3.
Negli anni Novanta Giuseppe Misso fondò uno dei più potenti e feroci cartelli criminali di Napoli. È stato condannato per associazione mafiosa, eppure, ha sempre rifiutato l’etichetta di camorrista.
Insider è il nuovo programma di prima serata di Rai 3 con Roberto Saviano che incontra pentiti, testimoni di giustizia e agenti infiltrati, per raccontare il mondo oscuro del crimine italiano e straniero, ricostruendo, anche grazie a prezioso materiale di repertorio, i contesti in cui la storia dei protagonisti ha preso forma.
Roberto Saviano (Napoli, 22 settembre 1979) è uno scrittore, giornalista e sceneggiatore italiano.
Nei suoi scritti, articoli e nel suo romanzo di esordio Gomorra (che lo ha portato alla notorietà) utilizza la letteratura e il reportage per raccontare la realtà economica, di territorio e d’impresa della camorra e della criminalità organizzata in senso più generale.
Dalle prime minacce di morte del 2006 da parte dei cartelli camorristici del clan dei casalesi, di cui denunciò l’operato nel suo esposto e nella piazza di Casal di Principe durante una manifestazione per la legalità,[1] è sottoposto ad un severo protocollo di protezione che dal 13 ottobre 2006 prevede che viva sotto scorta.[2] Per le proprie posizioni è stato destinatario di appelli alle istituzioni da parte di scrittori e altri personaggi della cultura.[3]
Numerose le sue collaborazioni con testate giornalistiche internazionali e italiane tra le quali L’Espresso, La Repubblica, Il Post e The Post Internazionale in Italia, Washington Post,[4] il New York Times,[5] Newsweek[6] e il TIME[7] negli Stati Uniti, El País[8][9] in Spagna, Die Zeit[10] e Der Spiegel[11] in Germania, in Svezia con Expressen,[12] in Gran Bretagna con il The Guardian[13] e il The Times.[14]