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Mascherine inutili per frenare contagi e decessi? Tutti i guai di Speranza & C.

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Mascherine inutili per frenare contagi e decessi? Tutti i guai di Speranza & C.

Uno studio dell’università di San Paolo in Brasile condotto in 35 Paesi demolisce l’obbligo di mascherine per il Covid: più vittime nei paesi che lo hanno imposto. Questa è solo l’ultima tegola caduta su Speranza e la linea governativa sulla pandemia.Mascherine Inutili per Frenare Contagi Decessi. Tutti i Guai di Speranza & C.

Prima di addentrarci nello studio che di fatto smonta attraverso dati e comparazioni la narrativa Speranza, e l’imposizione dell’obbligo di utilizzo della mascherina perfino all’aperto vale la pena ricordare che non è l’unico caposaldo della gestione Speranza che sta crollando: per i vaccini sono indagati Aifa, ISS, CTS e Ministero della Salute che non avrebbero raccolto i dati necessari per confermare l’efficacia e la sicurezza dei vaccini, mentre l’Ema si rifiuta di renderli pubblici e li tratta come segreto militare

Enzo Iapichino, uno dei cinque legali che hanno fatto richiesta di accesso agli atti per ottenere le relazioni sulla sicurezza dei vaccini Pfizer- Biontech, Moderna, Astrazeneca e Johnson&Johnson rivela al Fatto Quotidiano: Ema ci ha opposto un diniego. Indicando tre motivi. Primo: i report non possono essere divulgati per non pregiudicare il processo decisionale sull’autorizzazione incondizionata. Secondo: rientrano nelle eccezioni del loro regolamento, che attengono all’ordine pubblico e al segreto militare. Terzo: l’interesse di non incidere sulla decisione finale, che riguarda appunto l’autorizzazione, prevale sull’interesse pubblico. Assurdo. Perché in Italia abbiamo intere categorie obbligate a vaccinarsi.

Assurdo perché sono state distribuite e somministrate miliardi di dosi all’interno della UE e i cittadini hanno il pieno diritto di accedere ai dati su efficacia e sicurezza, che poi si parli di segreto militare e di ordine pubblico, più che assurdo è davvero molto preoccupante. Il terzo punto invece è semplicemente incommentabile.

Mezzo Governo Conte è indagato per la gestione della pandemia, le restrizioni e i lockdown esattamente i ministri Speranza, Di Maio, Lamorgese, Guerini, Gualtieri, Bonafede, De Micheli, Azzolina e Costa. Come si legge sulla Verità del 21 aprile: “le ipotesi di reato vanno dall’usurpazione di potere politico all’abuso di ufficio aggravato, dal sequestro di persona al procurato allarme, dalla violenza privata alla pubblicazione o diffusione di notizie false, esagerate o tendenziose, atte a turbare l’ordine pubblico”.

Recentemente il tribunale di Padova ha scritto in un’ordinanza che: “La Garanzia che la Persona Vaccinata Non sia Infetta è Pari a Zero”

Il Consiglio di Giustizia Amministrativa della Sicilia (Ordinanza 22 marzo 2022, n. 351) ha ritenuto rilevante e non manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale sollevata con riferimento alla disciplina che impone l’obbligo vaccinale per il personale sanitario, nonché la sospensione dall’esercizio delle professioni sanitarie per effetto dell’inadempimento all’obbligo vaccinale. Attendiamo quindi la decisione della Corte Costituzionale.

A Grosseto il Giudice reintegra la Maestra

Di questi giorni l’importante sentenza del giudice Giuseppe Grosso, della sezione Lavoro del Tribunale di Grosseto. La Maestra non vaccinata deve tornare in classe, non può essere demansionata in biblioteca.

La maestra, difesa dall’avvocato Lavinia Mensi, aveva presentato ricorso contro il provvedimento del dirigente scolastico di un istituto di Grosseto che l’aveva adibita a mansioni diverse rispetto all’insegnamento. Un provvedimento incomprensibile dal momento che la maestra è in possesso di green pass rafforzato da guarigione valido fino a giugno.

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L’aula di una scuola da Pexels

A tal proposito è bene ricordare l’articolo di The Lancet  del 7 febbraio, che spiega perché gli operatori sanitari guariti da infezione naturale da Covid non dovrebbero essere obbligati alla vaccinazione.

Ad aprile la maestra è stata spostata in biblioteca sulla base della circolare ministeriale che discrimina l’adempimento dell’obbligo vaccinale a prescindere dalla validità del green pass, facendolo scattare a 90 giorni dalla guarigione oppure a 120 giorni dalla somministrazione del vaccino, malgrado il certificato di guarigione sia valido per 180 giorni. Io mi domando dove è la logica di queste circolari?

Il Tribunale ha ritenuto irragionevole e discriminatoria la circolare in base alla quale è stato emanato il provvedimento del dirigente scolastico. Secondo questa circolare, i docenti non vaccinati vengono tolti dall’insegnamento e devono svolgere un orario quasi raddoppiato (36 ore settimanali), lavorando in amministrazione.

Le Mascherine “Non Hanno Frenato i Contagi”

Veniamo finalmente allo studio sull’efficacia delle mascherine nel prevenire infezioni e forme gravi, secondo Burioni, dispensatore di verità assolute e senza contradditorio grazie alla trasmissione “Che Tempo che Fa”: “Indossando una Ffp2, le probabilità di contagiarsi diminuiscono dell’83% e la malattia, se contratta, lo è in forma meno grave”.

Chissà su quali basi e dati scientifici Burioni basa le sue asserzioni, certo è che questo studio dice esattamente il contrario: gli Stati «con alti livelli di ottemperanza» all’imperativo d’indossare le mascherine «non hanno avuto risultati migliori di quelli con scarso utilizzo» dei dispositivi di protezione. Sono stati raccolti e analizzati dati da 35 paesi europei su morbilità, mortalità e utilizzo della mascherina durante un periodo di sei mesi. 

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Roberto Burioni International Journalism FestivalCC BY-SA 2.0, via Wikimedia Commons

Lo studio riporta la correlazione tra la percentuale di utilizzo della mascherina nella popolazione e il numero di casi (per milione) e decessi (per milione) da ottobre 2020 a marzo 2021 in 35 paesi europei (Tabella 1 ). Per questa analisi sono stati selezionati tutti i paesi europei, con più di un milione di abitanti, per un totale di 602 milioni di persone. Tutti i paesi analizzati hanno subito un picco di infezione da COVID-19 durante questi sei mesi (Figure 1 , 2). 

Per fare un esempio, secondo questo studio, in Italia c’è stato un utilizzo medio delle mascherine del 91% con 54.310 casi per milione e 1.223 morti per milione, Albania utilizzo 53%, 40.990 casi e 679 morti per milione, Danimarca utilizzo 14%, 34.942 casi e 312 morti per milione. I numeri parlano chiaro anche se ci sono anche casi anomali come la Bosnia che con il 40% ha avuto più decessi per milione dell’Italia: 1.738 o la Croazia che con il 29% ha avuto più casi 60.039 e più decessi dell’Italia per milione 1.334.

Discussione

Gli obblighi e le raccomandazioni di indossare le mascherine si sono susseguiti nonostante il fatto che la maggior parte degli studi controllati randomizzati effettuati prima e durante la pandemia di COVID-19 concludessero che il ruolo delle mascherine nella prevenzione della trasmissione virale respiratoria era piccolo, nullo o inconcludente [1,2,14,15 ]. Al contrario, gli studi, condotti durante i primi mesi della pandemia, hanno concluso quasi all’unanimità che le mascherine hanno ridotto la propagazione del COVID-19 [3-7,16] . Tuttavia l’obbligo di indossare le mascherine è stato normalmente implementato dopo il picco di casi di COVID-19 nella prima ondata, il che potrebbe aver dato l’impressione che il calo del numero di casi fosse causato dall’aumento dell’utilizzo della mascherina. Ad esempio, il picco di casi nella prima ondata in Germania si è verificato nella prima settimana di aprile 2020, mentre le mascherine sono diventate obbligatorie in tutti gli stati federali tedeschi tra il 20 e il 29 aprile  [5], in un momento in cui la propagazione del COVID-19 era già in calo. Inoltre, l’obbligo della mascherina era ancora in vigore nella successiva ondata autunno-inverno del 2020-2021, ma non ha aiutato a prevenire l’esplosione di casi e decessi in Germania, molte volte più gravi rispetto alla prima ondata (Figura 2 ).

I risultati suggeriscono che i paesi con alti livelli di conformità alla mascherina non hanno ottenuto prestazioni migliori di quelli con un basso utilizzo della mascherina nel periodo di sei mesi che comprendeva la seconda ondata europea di COVID-19. 

Conclusioni

Sebbene nessuna conclusione di causa-effetto possa essere dedotta da questa analisi osservazionale, la mancanza di correlazioni negative tra l’uso della mascherina e i casi e i decessi di COVID-19 suggerisce che l’uso diffuso delle mascherine in un momento in cui era più necessario un intervento efficace, cioè durante il forte picco autunno-inverno 2020-2021, non è stato in grado di ridurre la trasmissione del COVID-19. Inoltre, la moderata correlazione positiva tra l’uso della mascherina e i decessi nell’Europa occidentale suggerisce anche che l’uso universale delle mascherine potrebbe aver avuto conseguenze dannose e non intenzionali.

Lo studio suggerisce che nella migliore delle ipotesi le mascherine non hanno fermato i contagi, d’altronde utilizzare la mascherina all’aperto ha la stessa logica che sedersi al tavolo con il casco in testa e allacciare le cinture di sicurezza prima di iniziare il pranzo, chissà se come suggerisce Alessandro Rico su “La Verità” dal momento che l’FFP2 non basta, qualcuno penserà ad introdurre il velo islamico?

Infine secondo l’agenzia di stampa portoghese Lusa il Portogallo, uno dei Paesi più vaccinati al mondo: con oltre il 95% della popolazione vaccinata, è attualmente il Paese dell’Ue con il più alto numero di nuovi contagi Covid per milione di abitanti.

Eppure qui in Italia il direttore dell’Aifa Palù inizia a parlare di quarta dose da Settembre per tuttimentre Crisanti dichiara all’agenzia Dire che le nuove varianti Omicron 3 e 4 Non sono più contagiose, semmai sono più infettive per i vaccinati. Questo accade perché queste varianti non vengono riconosciute dal vaccino”. E per quanto riguarda le previsioni per l’autunno: “Più persone si infettano e più saremo protetti”, arrivando a suggerire di permettere al virus di circolare tra le persone sane e proteggere i fragili.

Insomma i vaccinati sarebbero più vulnerabili alle nuove varianti e l’augurio è che più persone possibili si contagino. Una chiara ammissione dell’inefficacia dei vaccini nel prevenire l’infezione e allora a cosa serve e a cosa sono serviti il green pass e l’obbligo per over 50, personale sanitario e scolastico? Il green pass non doveva essere la garanzia di ritrovarsi tra persone non contagiose?

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Percentuale di utilizzo della mascherina e numero di casi COVID-19 e decessi per milione
per tutto il tardo autunno e l’inverno 2020-2021 (dal 1 ottobre al 31 marzo) in Europa.

Fonte: https://www.informatitu.it/site/ – quotidiano diretto da Lucia Mosca – editore Matteo De Micheli

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