Joseph Smith: la vita e la fondazione della Chiesa
Di Nicola Comparato
Nato nel 1805, Joseph Smith è stato il fondatore della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni. La sua vita è stata caratterizzata da esperienze spirituali intense. Nel 1820, ha affermato di aver avuto una visione divina durante la quale Dio e Gesù Cristo gli apparvero, inaugurando una serie di rivelazioni che sarebbero diventate fondamentali per la sua fede. Questo episodio viene spesso chiamato la “Prima Visione”, ed avvenne quando aveva circa 14 anni. Nel suo resoconto, affermò di essere stato ispirato dal passo biblico di Giacomo 1:5, che recita: “E se a qualcuno di voi manca la sapienza, la chieda a Dio che dona a tutti liberalmente e senza rinfacciare, e gli sarà data.”
Smith, desiderando saggezza e guidanza spirituale, affermò di aver pregato secondo questo principio, portando alla sua visione in cui disse di aver visto Dio Padre e Gesù Cristo, aprendo così il cammino per le successive rivelazioni che avrebbero guidato la fondazione della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni.
Nel 1823, Smith affermò di aver ricevuto visite angeliche da Moroni, una figura presente nel Libro di Mormon associata alla custodia delle tavole d’oro. Si crede sia stato un profeta che ha vissuto nel 400 d.C. e che abbia guidato Joseph Smith alla scoperta di queste tavole, fondamentali per la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni. Questo testo sacro, tradotto da Smith, divenne un pilastro dottrinale per la sua nuova chiesa. Nel 1830, Joseph Smith, insieme ad altri, formalizzò l’organizzazione della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni a Fayette, New York.
Sotto la sua guida, la chiesa si espanse rapidamente. Tuttavia, la crescita fu accompagnata da conflitti con le autorità locali e opposizioni, portando alla persecuzione dei membri. Nel 1839, Smith trasferì il quartier generale della chiesa a Nauvoo, nell’Illinois, dove la comunità prosperò. Nel corso degli anni, Smith ricevette ulteriori rivelazioni che influenzarono la dottrina e le pratiche della chiesa.
La sua vita fu segnata da sfide legali e dissidi interni, inclusi episodi di violenza. Nel 1844, Joseph Smith fu arrestato con l’accusa di tradimento, ma mentre era detenuto, fu assassinato il 27 giugno insieme al fratello Hyrum. La loro morte turbolenta avrebbe avuto un impatto duraturo sulla storia della chiesa.
Dopo la sua morte, la leadership della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni passò a Brigham Young, che guidò i fedeli attraverso l’epico esodo verso l’ovest, stabilendo la sede a Salt Lake City nel 1847. Da allora, la chiesa ha continuato a crescere, diventando una delle principali confessioni religiose negli Stati Uniti e nel mondo, con oltre 14 milioni di membri. La figura di Joseph Smith rimane centrale nella fede dei Santi degli Ultimi Giorni, venerato come un profeta e un leader spirituale fondamentale.
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