mercoledì, Marzo 27, 2024
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PASSO FALSO DI MADRID: ARRESTATI 8 MINISTRI CATALANI

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Il lungo dialogo fra sordi degli ultimi mesi fra Barcellona e Madrid infine ho prodotto il peggior risultato che si possa desiderare in un Paese democratico come la Spagna: 8 esponenti del governo regionale Catalano sono stati arrestati ieri a Madrid sotto l’accusa di ribellione, sedizione e malversazione.

Anche il presidente Catalano recentemente destituito Carles Puidgdemont, in esilio in Belgio, è stato raggiunto da un mandato di arresto internazionale e verrà ricercato in tutta Europa.

Gli ultimi sviluppi giudiziari, per quanto preannunciati ed attesi da giorni in Spagna dopo lo svolgimento all’inizio di ottobre in Catalogna dell’improvvido e caotico referendum per l’indipendenza escluso dalla costituzione Spagnola, rischiano però di fare dei prigionieri politici dei ministri arrestati, e di trasformarsi in autentici boomerang per la causa della unità Spagnola, che ha bisogno di convincere e non di costringere i cittadini Catalani.

Chiaramente le mosse sconsiderate del parlamento di Barcellona con la proclamazione unilaterale di una indipendenza non legittima ed antistorica hanno portato il governo nazionale di Madrid alla esautorazione delle istituzioni regionali Catalane in applicazione dell’art. 155 della Costituzione spagnola, avallata dal parere positivo del Senato di fronte al quale Puigdemont ha rinunciato a presentarsi fuggendo invece a Bruxelles, e vanificando in tal modo le ripetute richieste di dialogo formulate dallo stesso presidente della Catalogna.

Ma nonostante le ripetute forzature operate da Puigdemont e dai suoi ministri, e gli evidenti errori politici commessi con l’espatrio in Belgio che già stavano iniziando ad erodere il consenso dei secessionisti a favore degli unionisti anche in Catalogna come dimostrato dalla enorme manifestazione popolare svoltasi domenica scorsa a Barcellona per la unità ed indivisibilità della Spagna, gli arresti delle ultime ore rischiano di finire per rappresentare un passo falso di Madrid, inasprendo inutilmente gli animi già esasperati da settimane di tensione.

Infatti già nella serata di ieri si sono svolte le prime manifestazioni di piazza indipendentiste a Barcellona che rischiano di degenerare nelle prossime ore in disordini e malauguratamente in incidenti.

E va evitato in ogni modo ai  sedicenti prigionieri politici si aggiungano eventuali martiri utili ad alimentare la tensione fra le frange estreme del secessionismo: spetta ora al governo di Madrid stemperare i toni e mantenere il confronto sul terreno della democrazia.

 

Costituzione Spagnola del 27 dicembre 1978 – Articolo 155

 

  1. Ove le Comunità Autonoma non ottemperino agli obblighi imposti dalla Costituzione o dalle altre leggi, o si comportino in modo da attentare gravemente agli interessi generali della Spagna, il Governo, previa richiesta al Presidente della Comunità Autonoma e, ove questa sia disattesa con l’approvazione della maggioranza assoluta del Senato, potrà prendere le misure necessarie por obbligarle all’adempimento forzato di tali obblighi o per la protezione di detti interessi.
  2. Il Governo potrà dare istruzioni a tutte le Autorità delle Comunità Autonome per l’esecuzione delle misure previste nel comma precedente.

 

     Il Conte Rosso