Teramo – #Destinazione Abruzzo step 2 – Insieme per il futuro, è stata l’occasione, ieri mattina, al teatro comunale di Teramo, durante gli Stati Generali del turismo abruzzese, per fare il punto della situazione sulle prospettive del settore e presentare il nuovo piano strategico.
Il presidente vicario della Giunta regionale, Giovanni Lolli, ha evidenziato un enorme contraddizione che si vive in Abruzzo. Infatti, – ha spiegato – da un lato in tutti gli studi relativi all’evoluzione della domanda turistica emerge la predilezione per prodotti e luoghi in cui sia possibile integrare la proposta di una natura incontaminata con il racconto di evidenze monumentali ed artistiche di pregio e l’offerta di prodotti culturali di prima qualità con una gastronomia fortemente legata al territorio. Alla luce di ciò, sembra che la destinazione ideale sia proprio l’Abruzzo. Invece, – ha proseguito – i dati ci dicono che, nonostante i miglioramenti collegati anche al forte impegno che assessorato ed operatori privati stanno portando avanti in questi mesi, l’Abruzzo rimane ancora una regione molto al di sotto delle sue potenzialità. Tuttora, – ha aggiunto Lolli – accogliamo soprattutto un turismo di prossimità e siamo agli ultimi posti in Italia per la capacità di attrarre presenze straniere. Al tempo stesso, – ha proseguito il presidente vicario – intervistati sul sentiment, i turisti che scelgono l’Abruzzo mostrano una tendenza a volerci tornare superiore a quella di turisti che preferiscono altre mete. Pertanto, – ha concluso Lolli – bisogna lavorare in primo luogo sulle potenzialità inespresse di questo territorio, per esempio migliorando la raggiungibilità dei luoghi di vacanza attraverso il potenziamento delle infrastrutture, ma anche sulla quantità e la qualità dei servizi oltre a fare leva su una promozione che sfrutti al meglio i più moderni canali di diffusione. Tuttavia, – ha concluso – questo modo evoluto di concepire il turismo può non dare i risultati auspicati se non si riesce a ragionare in termini di sistema. Occorre invece inseguire una identità che ci faccia riconoscere non solo come regione dei Parchi ma anche come unico territorio sotto le Alpi che ospita delle montagne vere e anche l’unica regione d’Europa ad avere queste montagne così vicine al mare. Inutile ed errato – ha concluso – inseguire altri modelli”.
L’assessore al Turismo, Giorgio D’Ignazio, dal canto suo, ha ribadito l’importanza di celebrare gli Stati generali del turismo a Teramo, in un territorio che, pur scosso dal sisma del 2016, accoglie oltre il 70 per cento dei vacanzieri che scelgono l’Abruzzo. “Intanto, – ha ricordato – nel 2018 le presenze turistiche in Abruzzo hanno avuto un incremento del 2,3 per cento rispetto al 2017 e la provincia di Teramo ha fatto registrare un 3,5 per cento in più di arrivi e una crescita del 2,3 per cento in termini di presenze. Dati che ci incoraggiano a proseguire sulla strada intrapresa”.
Infine, il direttore del Dipartimento Turismo, Francesco Di Filippo, ha illustrato il nuovo Piano strategico del turismo che, partendo da una analisi di contesto della situazione e dal presupposto che il turismo è ormai intersettoriale, analizza le proposte operative e le ipotesi di posizionamento finalizzate all’individuazione del nuovo brand dell’Abruzzo. Quattro i pilastri: integrazione, efficienza, innovazione ed internazionalizzazione con un occhio attento a formazione e monitoraggio dei flussi. Un piano ragionato e qualificato di attività che mette a disposizione sia dell’organo politico ed amministrativo che degli operatori tuiristici azioni concrete all’interno di una pianificazione strategica con opportunità di adeguate verifiche.
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