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Nuovo raduno ieri sera a Bibbiano: le Sardine tornano in mare aperto

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Mattia Santori : “Il Movimento delle Sardine libere e silenziose e il gallo cedrone

di Anna Maria Cecchini

Nuovo raduno ieri sera a Bibbiano : le Sardine tornano in mare aperto. Mattia Santori, Andrea Carreffa, Roberto Morotti e Giulia Trappoloni, 4 amici ex conquilini, colleghi di studi universitari, cresciuti ad “ Holly and Banji “ e “ Dawson Creek “, recepito il richiamo all’ attivismo civico partecipativo, nel segno dell’inclusività e unione, per rafforzare quei valori dell’antifascismo e antirazzismo avvertiti deboli, hanno scelto di condividere empaticamente il medesimo mare, in banco, silenziose e sorridenti, sardine, non galli dal singolo chicchirichì desueto, scontato e strombazzato ma sardine variopinte, che dal 14 Novembre 2020, in piazza Maggiore a Bologna, si sono riconosciute nella volontà di protesta contro l’avanzare di un’ ideologia avvertita come non corrispondente al proprio sentire, # bolognanonabbocca, e si sono date appuntamento in piazza, contattandosi su Fb, ove Mattia aveva appena creato la pagina dell’evento, arrivando a 21 mila adesioni, per dare un segno di protesta ordinata e non violenta, un controcanto all’assolo contemporaneo di Salvini impegnato nella propaganda elettorale in vista delle regionali del 26 gennaio.

Così senza vessilli, cariche pubbliche, ma armati di entusiasmo e cartelloni hanno segnato una sorta di spartiacque tra il prima ed il dopo.
Nessuna bandiera, assente il tam tam degli slogan politici fin dall’inizio e il divieto di partecipare ai flash mob nelle piazze a tutti coloro che desiderano mettersi in evidenza ed aspirano ad una futura carica politica, vero, tuttavia sin da quel” Benvenuti in mare aperto”, e il New York Times per primo lo ha compreso, Mattia e i suoi, sono usciti come un movimento progressista e popolare, costituito per sostenere la civiltà dell’uguaglianza.

A quella prima uscita sono seguite altre piazze, dopo la tappa di Firenze del 30 Novembre, il Sardina Europa day del 14 Dicembre in piazza San Giovanni a Roma, un mare di 100 mila sardine coordinate dai 170 referenti locali autoindividuatesi spontaneamente e aggregatesi poi con Mattia e il gruppo dei suoi amici storici.
In quell’occasione si sono fissati almeno i 6 punti cruciali del movimento:
1 ) Solidarietà, 2) Accoglienza, 3) Rispetto Diritti Umani, 4) Intelligenza, 5) Non Violenza, 6) Antifascismo e…….Allegria…

Segue la riunione del 15 Dicembre, ad appena un mese da quella prima protesta civica in piazza Maggiore, le Sardine occupano, presenti i 170 referenti, gli spazi di Spin Time Labs e inizia la fase 2 del Movimento, natalità nazionale, allure international, si ritorna al locale e si cerca di pianificare i nuovi appuntamenti in modo più sistematico.

Così Mattia, che di professione fa l’impiegato part – time, in una società di ricerca nel settore dell’energia e come doppio lavoro, per arrotondare, allena una squadra femminile di freesbe che ha appena vinto la champions league, fidanzato con una ragazza divenuta sardina per amor suo e proprio ingegno, ieri sera ha incontrato con le sardine sue amiche e le altre nel mare di Bibbianopiazza Libero Grassi, a pochi metri dal comizio della Lega in Piazza della Repubblica.

Oggi invece a Savona, è partita l’iniziativa “ La Liguria non si lega “. Questo primo raduno delle sardine Ponentine scandisce altri flash mob già organizzati e stabiliti in coordinamento con le 6000 Sardine di Bologna nell’ambito delle iniziative del movimento per onorare il 26 Gennaio, Giornodella Memoria. Quindi dopo Savona, il 25 Gennaio a Recco, il 26 a Ventimiglia, il 28 a Genova, e il 26 Febbraio a La Spezia. I l flash mob “ La cattiva memoria fabbrica mentitori” del 26 Gennaio a Ventimiglia inizierà verso le 18:30 presso la piazzetta di via Sir Thomas Hanbury.

Da sinistra: Roberto Morotti Andrea Garreffa Mattia Santori e Giulia Trappoloni nel backstage della manifestazione nazionale del movimento delle ‘Sardine’ in piazza 8 agosto a Bologna, 19 Gennaio 2020. ANSA/GIORGIO BENVENUTI

L’invito è rivolto a tutte quelle persone che non vogliono dimenticare, che conoscono il valore del ricordo e si oppongono ai tentativi di chi vuole far cadere nell’oblio avvenimenti , ripetere gli orrori.
Perchè l’oblio produce quiescenza e indifferenza.
Le Sardine hanno provato a sollevare il manto dell’indifferenza con la musica, partecipando empaticamente al dolore di papà Enzo Romano per la figlia Silvia, rapita, hanno letto brevi brani letterari e contributi scritti per l’occasione da Erri de Luca e Maurizio Maggiani.
Hanno ascoltato le testimonianze delle persone che hanno vissuto la violenza sulla loro pelle e hanno accolto il contributo di don Paolo Farinella, parroco del centro storico di Genova.

Tutte le Sardine che parteciperanno il 26 alla Giornata della Memoria porteranno una piantina da donare a Delia per farla diventare custode del suo Bar, il famoso Hobbit vicino al luogo scelto per l’evento, che diventerà così il nuovo giardino dei giusti.

Rifletteremo per capire il passato consapevoli come siamo che se si perde il passato non avremo un futuro, dicono le Sardine Ponentine.

“ E’ dovere verso i milioni di ebrei ‘ passati per il camino ‘ , gli zingari, figli di mille patrie e di nessuna , gli omosessuali e verso i mille e mille fiori violentati, calpestati, e immolati al vento dell’assurdo; è un dovere verso tutte quelle stelle dell’universo che il male del mondo ha voluto spegnere… I giovani liberi devono sapere, dobbiamo aiutarli a capire che tutto ciò che è stato storia è la storia oggi, si sta paurosamente ripetendo “ ( Elisa Springer scrittrice italiana testimone della Shoa, deceduta nel 2004 ).

Le Sardine oggi quindi scelgono il ricordo come strumento prezioso, unico, reale antitodo al veleno umano dell’odio e per il futuro organizzano un Congresso, l’Incontro Nazionale delle Sardine, per conoscersi meglio e delineare le nuove linee anche in vista delle prossime elezioni in altre 6 regioni. L’appuntamento è a Scampia, il quartiere tradizionalmente demonizzato mediaticamente il 14 e 15 Marzo prossimi.

A prescindere da quello che sarà il prossimo responso elettorale in Emilia Romagna, Mattia e le altre Sardine sentono forte il bisogno di scegliere se rimanere slegati da questioni specifiche contingenti, o al contrario assumere l’impegno di sostenere temi precisi di carattere parlamentare sulla scia dell’abolizione dei decreti sicurezza, e come hanno fatto il 14 Novembre scorso, scenderanno in piazza, perché partecipare è il senso e fa la differenza, sempre.

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