giovedì, Marzo 28, 2024
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Pesaro, ladri traditi da un “peccato di gola”

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PESARO – Nell’ultimo periodo una serie di furti notturni ai danni di esercizi commerciali in Pesaro ha destato un certo allarme sociale. In particolare nel mirino dei ladri sono finiti Bar, pizzerie, saloni di parrucchieri e negozi di elettronica, con bottini costituiti da denaro “fondo cassa”, telefoni cellulari e persino barrette di cioccolata e con considerevoli danni derivanti dalle porte e dalle saracinesche forzate.

Un allarme a cui la Polizia di Stato ha dato una rapida risposta identificando e sottoponendo a “fermo” tre giovani, rispettivamente un albanese di anni 22, un rumeno di anni 18 ed un italiano di anni 20, giunti a Pesaro a fine gennaio 2020 ed alloggiati in una struttura ricettiva cittadina.

A tradirli è stato un vero e proprio “peccato di gola”.

I tre sono stati notati in atteggiamento sospetto a Pesaro la notte del 13 febbraio da una pattuglia della Sezione Volanti della Questura e identificati. L’informazione è stata immediatamente veicolata alla Squadra Mobile, che già da alcuni giorni aveva attenzionato i predetti, dando un ulteriore importante impulso alle indagini, condotte in stretto raccordo con la Procura della Repubblica di Pesaro.

In tale contesto la perquisizione della stanza d’albergo occupata dai succitati sospetti ha consentito di rinvenire, all’interno di un cestino dell’immondizia, numerosi involucri di barrette di cioccolato rubate alcuni giorni prima in un bar della zona del Campus scolastico.

Il prosieguo delle investigazioni della Squadra Mobile, condotte anche avvalendosi delle immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza, ha consentito di acquisire ulteriori elementi  a carico dei tre presunti ladri e di procedere al loro fermo per una prima serie di 6 furti.

Il fermo è stato successivamente convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari di Pesaro su richiesta del Pubblico Ministero dott. Marino Cerioni. 

Le indagini proseguono allo scopo di verificare il coinvolgimento dei predetti in numerosi altri “colpi” verificatisi a Pesaro a partire dalla fine del decorso mese di gennaio.  

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